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Sinergia tra i porti di Augusta e Gioia Tauro, Assoporto Noè: bene l’iniziativa del sindaco Di Mare

DiCatello Scotto Pagliara

Mar 27, 2021

Augusta, 27 marzo 2021 – Assoporto Augusta con la sua presidente Marina Noè plaude al sindaco Giuseppe Di Mare per l’iniziativa intrapresa insieme al primo cittadino di Gioia Tauro di avviare una sinergia tra i due porti.

Se l’Italia volesse giocare un ruolo geopolitico nel Mediterraneo punterebbe su Augusta come porto hub e nei porti del sud d’Italia.

Non è nuovo l’interesse che l’America prima e la Cina poi hanno manifestato per il porto di Augusta, per la sua posizione baricentrica tra il canale di Suez e Gibilterra. Abbiamo dovuto assistere ad un completo disinteresse della politica italiana nel Mediterraneo, non molti decenni fa l’Italia era leader per l’Europa nei rapporti con i paesi a sud d’Europa, ruolo di fatto  ceduto alla Francia e alla Germania che, sempre più, stanno presenziando nei paesi di questo mare.

Salutiamo, quindi, con entusiasmo l’idea di unire le forze delle idee degli uomini e delle donne del sud, sempre più convinti che non si possa retrocedere dalla posizione acquisita di rappresentare l’opportunità di sviluppo per l’intero paese.

Una nazione che voglia continuare a sedere ai tavoli delle potenze del mondo non può non vedere come sia necessario, e alla stesso tempo difficile, promuovere iniziative tendenti a rafforzare la complicità tra i diversi soggetti che popolano la vasta area del sud.

Augusta rappresenta l’ultimo avamposto italiano per il corridoio trans-europeo, ma allo stesso modo il primo porto di collegamento con il resto del mondo. Proprio queste sue caratteristiche, probabilmente, l’hanno costretta a giocare un ruolo marginale, perché diversamente avrebbe potuto offuscare le potenzialità di altri porti ovvero avrebbe potuto svolgere un ruolo preponderante nell’alleanza atlantica.

Il rinnovato interesse di Francia e Germania potrebbe rappresentare una svolta se a livello europeo si decidesse d’investire in infrastrutture come il ponte sullo Stretto, nelle reti ferroviarie e nelle autostrade del mare, riaffermando la potenza del Meridione.  Non ci sarà sviluppo duraturo in questo paese se non inizieremo a ragionare per macro aree.

La cabina di regia che sarebbe dovuta nascere per le politiche portuali in Italia avrebbe dovuto avere proprio questo ruolo e, di fatto, la riorganizzazione dei porti, non è ancora compiuta, manca questo tassello, forse il più importante.

Dovremo smettere di farci la guerra tra poveri e cominciare a ragionare come sistema paese prima e come sistema europeo dopo.

Apprezziamo pertanto lo sforzo fatto, convinti che questa sia la giusta direzione e proponiamo di attivare oltre ai fondi del Recovery fund, anche i progetti europei, che non sono mai stati attivati dalla Sicilia, come ebbe a dire il commissario europeo della rete TEN-T in visita ad Augusta.