• 23 Novembre 2024 15:45

Seareporter.it

Quotidiano specializzato in politica dei trasporti marittimi

Fincantieri. Genova non è Castellammare

Sempre più incertezza per il futuro dello stabilimento campano

 

Si sblocca la vertenza Fincantieri a Genova.  Il “Comitato di bacino” ha approvato il progetto di “ribaltamento” a mare dello stabilimento ligure insieme a quello di messa in sicurezza del Rio Molinassi.

Per l’opera, che prevede la realizzazione di riempimenti sul lato a mare del cantiere, il governo ha stanziato 50 milioni non ancora trasferiti all’Autorità portuale per dare il via libera alla gara d’appalto.

Situazione di “stallo”, invece, a Castellammare di Stabia dove nei giorni scorsi gli operai dello stabilimento hanno bloccato per due volte la statale sorrentina.

Ad alimentare l’esasperazione dei lavoratori la mancanza di prospettive sulla missione produttiva dei cantieri, legata, peraltro, alla consegna mancata da parte del Rina del parere relativo allo studio di fattibilità per il nuovo bacino.

Anche per questo il presidente della Regione Caldoro, insieme a quello della Provincia, Luigi Cesaro, e al sindaco della Bobbio, ha sollecitato la convocazione di un tavolo di confronto con il governo. “Ci sono delle commesse che abbiamo strappato con grande forza, ma sono ancora insufficienti per garantire al cantiere una proiezione pluriennale per le attività”, ha spiegato Caldoro.

In attesa del 3 luglio, data in cui l’AD Giuseppe Bono, nell’audizione in Commissione Industria, potrà dare risposta precise, avanza l’ipotesi di un coinvolgimento dello stabilimento campano nelle operazioni di recupero di Costa Concordia. Fincantieri, infatti, è in prima fila per la costruzione dei cassoni in acciaio previsti dal piano messo a punto da Titan-Micoperi e per Castellammare, come per gli altri cantieri in affanno come Sestri Ponente, potrebbe rappresentare una boccata di ossigeno.