• 22 Novembre 2024 11:09

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Marina Militare e Infermieristica del Mare

Professione Infermiere: un mestiere che sempre si confronta con esigenze e responsabilità nuove, allargandone i tradizionali limiti operativi e attribuzioni. Non più solo un prezioso assistente ma una delle figure più interessanti del panorama medico, grazie alla sua costante evoluzione e capacità di riconfigurazione in ambito operativo.

Due le direttrici fondamentali di questa evoluzione: da un lato, l’alta professionalizzazione di una preparazione sancita da laurea e successive specializzazioni; dall’altro lato, l’impiego sempre più frequente della telemedicina che permette ad un infermiere di poter gestire un paziente in piena autonomia, con l’ausilio a distanza delle ‘expertises’ medico-specialistiche. Una concreta ottimizzazione di risorse che coniuga l’elevata capacità di assistenza sanitaria con il difficile momento economico, a cui tutto il Paese è chiamato a far fronte.

Ecco, in sintesi, il senso del convegno ‘Infermieristica del mare’, alla sua seconda edizione, svoltosi questa mattina a Roma presso Circolo Sottufficiali della Marina Militare.

“Cogliere le innovazioni della scienza infermieristica e raccogliere le sfide imposte dalla nostra epoca – ha affermato nel suo discorso introduttivo l’Ammiraglio Pietro Tommaselli, Ispettore Capo della Sanità della Marina Militare – questo l’obiettivo di tutto il Corpo Sanitario della Marina Militare, investendo nella prevenzione, nel mantenimento dell’efficienza, nella promozione della salute psicofisica degli equipaggi, nel supporto sanitario nel corso di emergenze, militari e civili”.

Il convegno è stato organizzato dall’Ispettorato di Sanità della Marina Militare, da sempre protagonista della ricerca e dello sviluppo della medicina in ambiente marittimo, con la collaborazione del Comando Generale delle Capitanerie di Porto, rappresentato dal Comandante Generale Ammiraglio Pierluigi Cacioppo e dell’Università Tor Vergata di Roma, rappresentato dal Professor Giovanni Arcudi, Direttore dell’Istituto di Medicina Legale. Nel corso del seminario sono state illustrate realtà già efficacemente collaudate nella Forza Armata, come Brindisi, Taranto, La Maddalena e La Spezia, dove già si ricorre alla telemedicina.