L’assemblea del NAPA conferma la strategia di coopetition
Buoni risultati commerciali, il riconoscimento di una posizione strategica nell’ambito delle reti TEN-T, l’avvio di una concreta strategia di integrazione. L’assemblea generale del Napa (North Adriatic Ports Association), l’associazione dei porti del nord Adriatico (Venezia, Trieste, Ravenna, Capodistria e Fiume), mette in evidenza gli obiettivi centrati nei due anni e mezzo di vita della sigla e rilancia chiedendo maggiore attenzione all’Ue.
Con la conclusione del primo ciclo di presidenze (il cambio, a rotazione, è previsto ogni sei mesi) e il rinnovo dell’accordo che delinea scopi ed obiettivi dei cinque scali che si sono messi in diretta concorrenza con il potente Northern Range, è Paolo Costa, presidente dell’Ap di Venezia, a tratteggiare un primo bilancio e annunciare le scelte future.
“In questi anni – rileva Costa – abbiamo raggiunto risultati importanti, in primis il riconoscimento da parte dell’UE dei 5 porti come terminale a mare del corridoio Adriatico Baltico e l’inserimento nella lista dei core ports della rete prioritaria delle infrastrutture e dei trasporti. Grazie ad un co-finanziamento europeo sta per partire il sistema di port community che renderà i sistemi informatici dei 5 porti perfettamente interoperabili. Sul lato traffici, siamo passati da 1 milione di Teu movimentati a oltre 1.8 milioni, un risultato che ci consente di continuare verso l’ambizioso obiettivo finale che ci siamo posti: 6 milioni di Teu entro il 2030”.
Ma il Napa ha anche deciso di “alzare la posta in gioco” e di “proseguire nella strategia di coopetition (cooperazione e competizione)”, continua Costa, “per raggiungere una integrazione organizzativa sempre più elevata”. “Per questo chiederemo all’Ue di fare una scelta altrettanto coraggiosa e di estendere le Autostrade del Mare anche ai Paesi extra-UE, potremo così beneficiare di finanziamenti e sostegni per molte nuove rotte lungo l’Adriatico e con la sponda sud del Mediterraneo”.
Nell’ultimo anno i porti del Napa hanno movimentato 124 milioni di tonnellate di merce diventando il 4 “porto” Europeo per traffici sostenuti. Tutti i gli scali stanno progettando ampliamenti dei terminal container o di costruirne di nuovi.