La firma dell’accordo a Seoul
E` stato siglato a Seoul il Memorandum of Understanding Italia-Corea per la Cooperazione in materia di ICT e Innovazione nel campo dei Trasporti Marittimi. L’intesa mira a creare una comunicazione diretta degli “Sportelli unici marittimi” di Italia e Corea, passo iniziale di un’azione finalizzata alla eliminazione dei documenti cartacei nella logistica (e-maritime) tra i due Paesi.
Attualmente Italia e Corea intrattengono un considerevole interscambio commerciale che ha raggiunto nel 2011 il valore di 8,47 miliardi di dollari, con volumi in costante aumento rispetto agli anni precedenti. Al di là di ciò la facilitazione dell’acceso ai 24 porti commerciali italiani costituisce la premessa logistica all’impiego del Trans European Network for Transport (TEN) che in ben sei casi interessano itinerari che attraversano l’Italia.
L’accordo fra il Governo Italiano (Ministero dei Trasporti, Ministero dell’Economia e delle Finanze e Ministero Università e Ricerca) e quello coreano (Ministry of Land Transport and Maritime Affairs) in tema di digitalizzazione e innovazione del settore marittimo coinvolge Ministero degli Affari Esteri, le Autorità Portuali di Genova e La Spezia e il RINA. Da parte coreana, oltre al Ministero dei Trasporti (MLTM), sono parte di rilievo il Porto di Busan, KLNET e Hyundai U&I.
L’informatizzazione nei trasporti marittimi è una delle priorità a livello comunitario per lo shipping: la direttiva 2010/65 dell’UE prevede che, entro il 2015, tutti gli Stati Membri istituiscano uno “Sportello unico marittimo” (il cosiddetto “SPOC” Single Point of Contact) tramite il quale ottimizzare e semplificare l’espletamento delle formalità burocratiche di arrivo e partenza delle navi, oggi in larga parte ancora cartacee.
L’argomento è anche all’ attenzione dell’Agenzia Europea per le reti europee di trasporto (TEN-T) tramite il progetto pilota MIELE, coordinato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e gestito tecnicamente dal RINA, che vede una stretta collaborazione tra Italia, Portogallo, Cipro, Spagna e Germania con la finalità di condividere i relativi sportelli unici marittimi.