Su social network e dark web vero e proprio mercato dei certificati falsificati, rischio truffe elevatissimo
Fino a 500 euro per il rilascio di un Green Pass contraffatto e rischio truffe elevatissimo. Lo afferma Consumerismo No profit, associazione dei consumatori che nei giorni scorsi aveva denunciato la vendita su canali Telegram, social network e dark web di certificati vaccinali falsi, fenomeno contro il quale si è ora attivata la Polizia Postale.
Sui social network stanno spuntando gruppi segreti che propongono il rilascio di Green pass contraffatti, e sul dark web vi sarebbe un vero e proprio mercato di certificati sanitari falsificati, venduti ad un prezzo medio di 100 euro, con punte di 500 euro – spiega Consumerismo – A chi è disposto a pagare (e solo con metodi non tracciabili come cryptovalute e buoni acquisto) viene assicurato il rilascio di un Qr Code in versione digitale o cartacea, che garantirà la possibilità di viaggiare o accedere a locali pubblici anche in assenza di vaccinazione e tampone.
“Si tratta di una duplice truffa che coinvolge sia chi offre il servizio, sia chi lo acquista – spiega il presidente Luigi Gabriele – Pensiamo infatti che i Green pass promessi dai cyber-criminali siano a tutti gli effetti una bufala, tesa a spillare soldi ai più sprovveduti e difficilmente in grado di sostituire i documenti ufficiali rilasciati dal Ministero della salute. Ma la truffa è commessa anche da chi tenta di acquistare certificati sanitari falsi per attestare vaccinazioni o tamponi mai eseguiti, soggetti a tutti gli effetti perseguibili in base alla legge”.
Non solo un reato quindi per Consumerismo, ma chi acquista green pass falsi va anche incontro al rischio di ricatti da parte dei cyber-criminali, che acquisiscono i dati personali dei compratori e potrebbero successivamente estorcere denaro dietro minaccia di divulgare i dati degli acquirenti.