Si tratta di finanziamenti residui dell’accordo di programma del 1994
Sblocco di risorse residue per 5,8 milioni di euro per il porto di Gioia Tauro. È quanto scaturito dalla riunione del Comitato di coordinamento dell’accordo di programma del 1994 tenutasi al Ministero dello Sviluppo Economico.
Rispetto alle risorse originarie previste nell’Accordo, pari a 132 miliardi di vecchie lire, fa sapere la Regione Calabria, permaneva un residuo di 15 miliardi di lire (pari a 7.7 milioni di euro) di cui 1,6 milioni di euro per lavori già effettuati e 5,8 milioni di euro non utilizzati in quanto destinate alla realizzazione degli alloggi per la capitaneria di porto e ad opere di completamento del porto, mai avviate per vari ritardi e ostacoli di carattere burocratico.
“E’ stato concordato – ha confermato il vice presidente regionale, Antonella Stasi – che le risorse saranno utilizzate, oltre che per il completamento degli alloggi della Capitaneria di Porto, anche per l’acquisto di un locomotore ed altre attrezzature che miglioreranno la sicurezza dei lavori sul porto”.
Alla riunione erano presenti, oltre ai rappresentati del Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione, anche l’Autorità Portuale (che la Regione ha individuato come soggetto realizzatore delle opere) e Contship Italia – MCT che ha in concessione la gestione del porto.