Italia in ritardo, accordo per favorire il trasporto sul ferro
Aumentare la percentuale della circolazione delle merci su rotaia e sostenere una politica di mobilità sostenibile. Sono i principali obiettivi del patto siglato tra il ministro dell’Ambiente Corrado Clini e l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, al meeting internazionale Nostra Madre Terra dedicato all’ecologia e alla mobilità sostenibile, in programma al Sacro Convento di Assisi.
I dati indicano che in Italia circa il 10% delle merci viene trasportato su rotaia, la metà della media europea. I problemi causati dall’eccessivo ricorso al trasporto su gomma sono noti e ogni giorno si aggravano sempre di più: l’inquinamento atmosferico prodotto dai gas di scarico, quello acustico, i quotidiani e insopportabili ingorghi stradali urbani ed extraurbani, la corsa a costruire nuove strade che non basteranno comunque mai. Sviluppare, incrementare il trasporto merci su rotaia costituirebbe un passaggio decisivo per una più diffusa mobilità sostenibile e per una maggiore competitività del sistema produttivo italiano.
Come operare concretamente? “Semplicissimo – ha risposto Moretti – siamo il Paese più liberalizzato d’Europa, dobbiamo applicare politiche dei trasporti come fanno gli altri paesi. Se valutiamo i costi complessivi del trasporto su gomma, questi sono enormi, ma soprattutto se non cambia qualcosa rischiamo di rimanere in una economia da Paese sottosviluppato. Bisogna mettere in piedi – ha ribadito l’AD – una valutazione di costo complessivo, occorre una svolta robusta, puntando a regole diverse sui servizi di trasporto in cui vengono considerati tutti i costi, compresi quelli esterni come l’uso del territorio e l’inquinamento. Occorrono scelte selettive per investimenti eco-compatibili e politiche mirate che incentivino l’uso dei vettori di trasporto più virtuosi e con costi esterni più contenuti come il treno, il più ecologico tra i mezzi di trasporto”.