• 23 Novembre 2024 18:27

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Riforma Titolo V, competenza esclusiva dello Stato per porti e aeroporti

Il Cdm presenta una bozza di riforma costituzionale

 

Legislazione esclusiva in materia di porti e aeroporti civili, di interesse nazionale e internazionale e per le grandi reti di trasporto e navigazione. Il disegno di legge costituzionale di riforma del Titolo V approvato dal Consiglio dei Ministri potrebbe sottrarre alle Regione la concorrenza sulle più importanti questioni portuali e marittime.

Un ritorno all’origine rispetto alla revisione approvata undici anni fa (legge 18 ottobre 2001, n.3) che potrebbe significare morte del “federalismo”, almeno come lo si è conosciuto fino ad oggi, e fine degli snervanti conflitti di attribuzione che hanno contribuito a paralizzare un serio rilancio infrastrutturale del Paese.

L’intervento – spiega una nota del governo – si è reso necessario viste le criticità emerse nel corso di questi anni; tuttavia, dato il breve spazio di legislatura ancora a disposizione, l’obiettivo è quello di apportare modifiche quantitativamente limitate, ma significative dal punto di vista della regolamentazione dei rapporti fra lo Stato e le regioni.

Tra gli altri campi inseriti nella legislazione esclusiva: il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario, la disciplina dell’istruzione, il commercio con l’estero, la produzione, il trasporto e la distribuzione nazionale dell’energia.

Esclusi dal nuovo assetto i porti fluviali e lacuali, i porti e gli aeroporti civili di interesse regionale.