• 22 Novembre 2024 21:48

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La Regione punta a creare un sistema portuale integrato

 

L’arrivo all’inizio di ottobre della MS Deutschland a Crotone, in occasione dell’anniversario dell’unificazione della Germania, ha mobilitato le istituzioni cittadine per accogliere al meglio i 500 passeggeri sbarcati. Segno di un territorio che, fanalino di coda nei grandi flussi crocieristici che investono il Paese (la Calabria con il 10% delle coste italiane movimenta meno dello 0,1% del traffico totale), non vuole rinunciare all’occasione offerta da uno dei pochi settori in grado di resistere alla crisi economica.

In questa direzione si sta muovendo da qualche tempo anche la Regione che ha aderito ad un protocollo d’intesa per l’attivazione del “Sistema portuale calabrese a sostegno dell’attività crocieristica”. Un programma che prevede di mettere in rete Autorità portuale di Gioia Tauro, Capitaneria di porto di Reggio Calabria, Capitaneria di Vibo Valentia, Comuni, Province e Camere di Commercio al fine di rilanciare sui mercati internazionali il “Prodotto Calabria”.

“In Calabria – spiega il presidente dell’ente regionale Giuseppe Scopelliti – abbiamo quattro realtà portuali in grado di poter incidere positivamente per lo sviluppo di questo comparto, sia sul versante ionico che tirrenico. Occorre avviare una programmazione efficace, che ci faccia superare la stagione degli interventi sporadici, garantendo una continuità nel servizio ai turisti”.

Gli scali di cui parla Scopelliti, individuati nell’ambito del Master Plan Portuale redatto dalla Regione, sono Crotone (quest’anno scelto da compagnie come Seabourn, Swan Hellenic, Peter Deilmann Cruise), Corigliano (per cui il Master Plan prevede la costruzione di un terminal dedicato), Reggio Calabria e Vibo Valentia.

L’idea è quella di puntare sulle piccole navi d’elite, unità che “ospitano viaggiatori con una maggiore propensione alla spesa rispetto a quelli delle grandi navi”. A spingere in questa direzione la vicepresidente regionale, Antonella Stasi, che sottolinea come “questi ultimi”, secondo un’indagine, “una volta a terra, spendono in media 15 euro, mentre i primi arrivano a lasciare in bar e negozi una media di 60 euro”. “Un altro elemento fondamentale del turismo crocieristico è la promozione del territorio. La condivisione dei contenuti della proposta del protocollo d’intesa conclude –  sarà successivamente portata all’attenzione della Giunta Regionale per una specifica delibera”.

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