Ginevra, Svizzera. 13 giugno 2022 – questa settimana a Ginevra l’International Chamber of Shipping (ICS), insieme ad altre importanti organizzazioni imprenditoriali, si unisce ai ministri dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) provenienti da tutto il mondo, con l’obiettivo di fornire risultati concreti alla prossima 12a Conferenza ministeriale (MC12) dell’organizzazione.
Questo dialogo servirà come un’opportunità per alti funzionari del governo e dell’industria di scambiare opinioni su questioni critiche e sfide che deve affrontare il sistema commerciale multilaterale, nel contesto dei recenti sviluppi che hanno un impatto sull’economia globale, compreso il conflitto in corso in Ucraina, le crisi energetiche globali e la ripresa da COVID-19.
Parlando prima della prossima riunione ministeriale, Guy Platten, Segretario generale dell’ICS, ha commentato: “Siamo stati molto incoraggiati e appoggiamo pienamente il messaggio di Okonjo-Iweala, direttrice generale del WTO, al settore marittimo proponendo un dialogo formale tra il WTO e il settore dei trasporti marittimi. Nell’ultimo anno si sono verificati numerosi eventi che hanno ulteriormente enfatizzato la necessità della collaborazione tra WTO e l’industria. L’ICS e il WTO, in quanto facilitatori del libero scambio in tutto il mondo, sono uniti su molte questioni, ma soprattutto sui valori e principi condivisi di libero accesso e senza ostacoli ai mercati internazionali.
Siamo fortemente impegnati in questo ampio dialogo con il WTO e speriamo che i Principi di politica marittima dell’ICS forniscano un elemento costitutivo per le discussioni tra l’industria marittima e i governi”.
I nuovi Shipping Policy Principles rafforzano l’impegno del settore marittimo per il mantenimento di un sistema commerciale globale basato su regole e di un quadro normativo globale che abbracci mercati aperti e concorrenza leale; oltre al rigoroso rispetto degli standard adottati a livello internazionale. L’ICS delinea dieci “Priorità politiche” e “Inviti all’azione” complementari da parte dei governi in aree politiche critiche, per aiutare a sostenere l’efficienza del sistema di trasporto marittimo globale che trasporta circa il 90% del commercio mondiale, che per la maggior parte ora serve le economie dei paesi in via di sviluppo .