Per Confitarma essenziale l’imbarco di guardie armate
La normativa per l’imbarco di guardie armate a bordo rimane la priorità per Confitarma che, in attesa del regolamento attuativo, ne chiede “l’estensione anche in zone geografiche non coperte, come le aree marine al largo della Nigeria”. Nell’esprimere soddisfazione per la liberazione dell’equipaggio dell’Asso 21, Paolo d’Amico ha sottolineato come la vicenda sia “l’ennesimo esempio di una situazione veramente difficile che ogni giorno le nostre navi e i nostri equipaggi devono affrontare nei mari infestati dai pirati”. “Da mesi – spiega – abbiamo richiamato l’attenzione sul fatto che, purtroppo, la pirateria è presente anche in zone di mare diverse dall’Oceano Indiano, e che di recente si registra una preoccupante recrudescenza del fenomeno”. L’auspicio della Confederazione, alla luce del complicato iter legislativo per la regolamentazione della materia, è che le istituzioni “capiscano che è importante non abbassare la guardia”. “Ormai, senza protezioni adeguate – denuncia d’Amico – è quasi impossibile trovare equipaggi disposti a navigare nelle aree a rischio”.