Gravi irregolarità a bordo emesso provvedimento di fermo amministrativo
Genova, non si arresta l’incessante attività svolta dal Nucleo ispettivo PSC della Guardia Costiera di Genova nell’ambito del “Port State Control”, l’attività di verifica sulle unità straniere che scalano i porti del nostro Paese.
“Nel tardo pomeriggio di ieri abbiamo proceduto a notificare al comandante della nave portacontenitori MONEMVASIA, battente bandiera liberiana, il provvedimento di fermo amministrativo – “detenzione” – ci raccontano gli ispettori – al termine di un’intensa attività ispettiva durante la quale abbiamo rilevato gravi carenze inerenti la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare, nonché della tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro.
” La nave, una portacontenitori di oltre vent’anni, di circa 25.000 tonnellate di stazza e lunga oltre 200 metri, è stata individuata grazie al recente sistema di targeting elaborato dal Comando generale della Guardia Costiera in attuazione agli obiettivi strategico-operativi conferiti dal Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti1 . Il sistema prevede un’analisi più dettagliata delle informazioni relative alle navi che scalano i nostri porti per individuare quelle potenzialmente più a rischio. Tra i diversi elementi considerati vi sono la performance della compagnia di gestione e della bandiera2 , le risultanze di precedenti ispezioni ed eventuali fattori imprevisti.
“L’incrocio di detti dati, ed in particolare la bassa performance della compagnia unitamente alla presenza di deficienze pendenti da una precedente ispezione, – spiegano dalla Guardia Costiera di Genova – ci ha permesso di individuarla e selezionarla per l’ispezione, nonostante non fosse tra le ispezioni obbligatorie previste dal sistema di targeting europeo, quelle che in gergo chiamiamo P I – Priority I.
” La nave dopo il provvedimento di fermo è stata sottoposta, sotto la responsabilità dello Stato di bandiera e dell’Ente di Classifica DNV alle verifiche tecniche, operative e documentali necessarie a garantirne la rimessa in sicurezza. Solo successivamente gli ispettori sono ritornati a bordo per un’ulteriore ispezione per verificare le condizioni per autorizzarne la partenza.
Sempre nell’ambito dell’attività ispettiva che viene svolta su tutto il territorio regionale, il personale ispettivo della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Genova ha altresì posto sotto fermo amministrativo per oltre 2 settimane anche uno yacht adibito ad uso commerciale nel porto di Imperia.
L’Ammiraglio Sergio LIARDO, Comandante del porto di Genova e Direttore Marittimo della Liguria, ricorda che: ”L’attività di controllo sulle navi straniere che approdano in Italia, cosiddetto Port State Control, è effettuata in aderenza a convenzioni internazionali e direttive europee.”, inoltre, sottolinea come ”Il Port State Control è fondamentale per assicurare che i traffici marittimi siano effettuati nel rispetto degli standard sviluppati a garanzia della tutela dell’ambiente marino, dei lavoratori marittimi e della salvaguardia della vita umana in mare. Per queste ragioni – continua l’Ammiraglio – in ottemperanza alle indicazioni del Ministro e del Comandante generale, perseguiamo con decisione l’obiettivo operativo che ci è stato assegnato che mira al continuo miglioramento degli standard di sicurezza del trasporto marittimo attraverso le attività ispettive di Safety (Flag State Control e Port State Control) e Security (Maritime Security) . In tale quadro attuiamo un’incisiva azione di monitoraggio e controllo delle navi che approdano in Liguria ed individuiamo ed ispezioniamo con rigore quelle potenzialmente più a rischio”. Tale attività garantisce anche di contrastare la concorrenza sleale a favore degli armatori e le relative Company responsabili e rispettose delle vigenti disposizioni legislative nazionali, europee ed internazionali.