• 22 Novembre 2024 07:55

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Rimorchiatori Napoletani, stop ai licenziamenti

La società trova l’intesa con i rappresentanti dei lavoratori

Scongiurata la procedura di licenziamento collettivo attivata lo scorso 20 dicembre dalla Rimorchiatori Napoletani Srl a causa delle difficoltà economiche determinate dalla pesante contrazione delle attività nel porto di Napoli.

Società e rappresentanza unitarie dei lavoratori hanno raggiunto un accordo che prevede una serie di interventi coordinamento delle attività operative e tecniche di organizzazione del servizio e di manutenzione della flotta, ed un riassetto dell’organizzazione dei turni di servizio del personale imbarcato, con l’obiettivo di massimizzare la flessibilità nella produzione dei servizi alla clientela.

“Evitando qualsiasi penalizzazione ai livelli del servizio di rimorchio portuale e continuando a garantire all’utenza del porto la massima efficienza e sicurezza”, spiega la RN, l’accordo renderà possibile “un recupero economico, che unitamente al recente aggiornamento tariffario, permetterà il riequilibrio dei conti dell’unità operativa di Napoli”.

L’intesa, che passa attraverso la revisione anticipata del contratto integrativo triennale con decorrenza 01.04.2013, è stata approvata a larga maggioranza dall’assemblea dei lavoratori del Porto di Napoli della RN, che si è espressa a favore della riduzione immediata del 13% della forza lavoro, con 5 pensionamenti e 4 trasferimenti a copertura di organico in altri Porti dove opera la società. Nel futuro si aggiungerà, con il ricorso al blocco del turn-over, il pensionamento di altre 3 unità attualmente in organico. “Questo risultato – sottolinea una nota – ha incontrato la reciproca soddisfazione datoriale e delle rappresentanze sindacali, avendo scongiurato di dar corso a 17 licenziamenti, originariamente previsti sulla base della procedura disciplinata dalla Legge 223/1991”.

Al momento la Rimorchiatori Napoletani non prevede analoghi interventi per gli organici della società operanti negli altri porti di Taranto, Bari e Gaeta, sebbene anche per essi l’azienda sia impegnata in un’attenta attività di controllo e di monitoraggio dei conti economici.