Si avvia in Grecia il dibattito sulla privatizzazione dei terminal portuali. In una riunione tra il primo ministro Antonis Samaras e quella della Marina Constantinos Mousouroulis si è fatto il punto della situazione sulla proposta di riforma che intende attrarre nei principali scali del paese investimenti privati. A questo proposito una commissione statale fornirà le sue conclusioni entro la fine del mese. L’ordine del giorno riguardava anche la revisione del Registro di classificazione greco per renderlo più appetibile alle navi battente bandiera nazionale.
L’ingresso di privati sulle banchine del Paese non è una novità. Già oggi Cosco Pacific, controllata del gigante cinese Cosco, gestisce dal 2010 due terminal container sui tre complessivi del porto del Pireo con un contratto di leasing da 4,2 miliardi per 35 anni. Un importante impegno finanziario che se da un lato ha dato un po’ di ossigeno al Paese (l’obiettivo è fare del Pireo l’hub mediterraneo della produzione del celeste impero), dall’altro ha suscitato proteste per l’introduzione del “modello asiatico” nelle relazioni industriali.