• 24 Novembre 2024 00:24

Seareporter.it

Quotidiano specializzato in politica dei trasporti marittimi

Guerra e pace, Perego: “Equiparare vittime del dovere e del terrorismo”|video

Diredazione City

Feb 17, 2023

«Condivido il principio di equiparazione tra le vittime del dovere e le vittime del terrorismo». Questa la dichiarazione del sottosegretario di Stato alla Difesa, Matteo Perego, intervenuto al convegno organizzato dall’Osservatorio Nazionale Amianto: “Guerra e pace: vittime del dovere”.

                                                              

L’importante incontro si è tenuto nella meravigliosa sede del Campidoglio, a Roma, nella sala Laudato si’. Sono intervenuti oltre al presidente dell’ONA, l’avvocato Ezio Bonanni, anche il giudice di Cassazione, Nicola De Marinis, il professore Marcello Migliore, il professore Fabrizio Proietti, il colonnello Carlo Calcagni contaminato da uranio impoverito e metalli pesanti, il dott. Pasquale Montilla che lo tiene in cura, il colonnello dei carabinieri Pasquale Cardillo e il presidente del Comitato nazionale fair play, Ruggero Alcanterini.

Una riflessione necessaria sulle vittime del dovere, sui rischi nascosti cui vanno incontro durante le missioni di pace e non solo, la difficoltà nell’ottenere i risarcimenti nonostante gli studi scientifici che dimostrano il nesso causale e le tante sentenze favorevoli e soprattutto sulla volontà di superare la discriminazione tra vittime del dovere e del terrorismo, in particolare per quanto riguarda gli orfani.

In questo senso si è espresso il Sottosegretario alla Difesa che, dopo aver portato i saluti del ministro Guido Crosetto, ha spiegato come sul tema c’è massima l’attenzione, come lo è per tutti i servitori dello Stato.

«Ringrazio l’Osservatorio – ha detto Perego – per il lavoro che fa, perché non esiste la perfezione, ma lo stimolo e l’impegno. Quando si tratta di servitori dello Stato che hanno perso la vita o contratto invalidità e delle loro famiglie, e di tutti i servitori dello Stato che comunque compiono dei grandi sacrifici, l’attenzione deve essere alta. La mia presenza qui oggi sta a significare quanto questo governo abbia a cuore la questione. Siamo stati eletti circa tre mesi fa ci sono valutazioni da fare e iniziative da prendere, ma c’è già oggi da parte del ministero della Difesa un supporto alle vittime del dovere. Inoltre posso dire che le distinzioni tra vittime del dovere e del terrorismo, che ora riguardano soltanto gli orfani non a carico, non sono corrette. Si tratta di persone che in un caso o nell’altro sono decedute in servizio. Come facciamo nei fatti a risolvere la questione? Nel 2015 si è riunito un Tavolo tecnico ministeriale, il nostro impegno è quello di riprendere gli esiti di quel Tavolo e lavorare sulla base di questo. È necessario ci sia da parte di tutti i ministeri la stessa volontà, ma non mancherà l’impegno».

Il consigliere di Cassazione e il professor Proietti hanno approfondito il principio di precauzione.

Il colonnello Carlo Calcagni ha raccontato quindi la sua vicenda. Contaminato nei Balcani da 28 metalli pesanti, con 24 patologie, gli è stato negato ogni riconoscimento e quando, negli anni, ha continuato ad insistere – perché ritiene di essere la dimostrazione vivente del nesso causale tra l’esposizione a cancerogeni sui teatri di guerra e le malattie contratte – è stato revocato dal servizio e gli è stata negata anche la divisa. Lui continua a lottare pensando di far ancora parte dell’Esercito e del ministero della Difesa. Con questo spirito chiede un solo euro di risarcimento, ma le scuse pubbliche.

Il Sottosegretario alla Difesa, Perego, lo ha ascoltato con attenzione, forse la questione potrebbe a questo punto essere chiusa.

L’avvocato Bonanni e il dott. Montilla hanno quindi spiegato come si è arrivati alla dimostrazione della presenza dei metalli pesanti nei militari che avevano contratto diverse neoplasie e patologie. Esigenza nata per provare la causa di servizio, che però, ha portato a ottimi risultati anche nelle terapie.

Durante l’incontro il presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto ha voluto ringraziare l’onorevole Matteo Salvini per aver sostenuto, in sede di legge di bilancio, una iniziativa normativa in favore degli orfani delle vittime del dovere. Pur non avendo ottenuto il risultato sperato, consideriamo molto importante l’attenzione che l’onorevole e il gruppo parlamentare della Lega hanno offerto alle nostre istanze. Da molti anni siamo impegnati nel tentativo di sanare l’irragionevole disparità di trattamento tra vittime del dovere e vittime del terrorismo e della criminalità organizzata. È infatti nostra convinzione che chi, per ragioni diverse e in contesti diversi abbia perso la vita servendo il nostro Paese, debba essere egualmente tutelato dallo Stato: una convinzione che le istituzioni hanno sancito in via di principio ma mai del tutto applicato.