• 27 Novembre 2024 08:29

Seareporter.it

Quotidiano specializzato in politica dei trasporti marittimi

Porti di Venezia e Chioggia: Relazione Corte dei Conti su attività 2021

Venezia, 7 giugno 2023 – L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale prende atto della relazione della Corte dei conti relativa all’esercizio 2021 (approvata dalla sezione controllo enti con delibera n. 60/2023). Si sottolinea, però, che la relazione – che in ogni caso rappresenta per l’AdSP un valido strumento di miglioramento delle politiche dell’Ente – fotografa la situazione dei porti veneti nel primo anno post pandemico, il 2021, in cui il sistema portuale lagunare era stato interessato da varie circostanze (commissariamento durato fino a maggio di quell’anno e blocco delle navi da crociera). L’analisi indica una serie di punti di attenzione che sono poi stati affrontati nel corso del 2022 e nella prima metà del 2023.

In particolare, in merito all’incompleta unificazione amministrativa e gestionale dei due porti di Venezia e Chioggia, cui si fa riferimento nella relazione, i rilievi della Corte sono stati in buona parte superati nel corso del 2022. Nel gennaio 2022, infatti, si è completato l’accertamento dei requisiti di demanialità del fabbricato n. 950 denominato “Centro Direzionale Servizi Portuali-Palazzina Aspo” ricadente nell’ambito portuale di Val da Rio, ufficialmente trasferito all’Autorità. A febbraio dello stesso anno sono stati assunti cinque lavoratori ASPO con contratto di lavoro a tempo indeterminato, inserendoli in organico AdSP. Nello stesso periodo, inoltre, è stato adottato un nuovo Regolamento per le Concessioni Demaniali Marittime per i porti di Venezia e di Chioggia. Risale a luglio 2022 la sigla tra il Comune di Chioggia e l’AdSPMAS dell’accordo per l’avvio dell’iter di elaborazione del Documento di Pianificazione Strategica di Sistema, primo passo versi il Piano Regolatore Portuale clodiense, fermo al 1981. Con il DL 68/2022, inoltre, il Commissario crociere ha potuto estendere anche a Chioggia le proprie attività valorizzando l’operatività dello scalo nel settore passeggeri. Nei primi mesi del 2023 si è, inoltre, avviato il progetto “Destinazione Chioggia” per lo sviluppo di un turismo crocieristico consapevole e sostenibile e a marzo di quest’anno lo scalo di Chioggia poteva dirsi definitivamente integrato nel Sistema Portuale veneto, grazie anche all’inclusione e alla valorizzazione di 11 fabbricati siti presso lo Scalo di Val da Rio nel demanio marittimo-portuale in gestione all’Autorità.

In merito al ritardo rilevato dalla Corte dei conti nell’individuazione di corretti strumenti di programmazione, determinanti per i necessari obiettivi di sviluppo infrastrutturale sostenuti anche dagli ingenti fondi PNRR, anche in questo caso l’analisi trova una risposta nei molti passi in avanti fatti negli ultimi diciotto mesi. Già a dicembre 2021, infatti, è stato approvato il piano operativo triennale POT 2022-2024 e il dicembre successivo è stata approvata la sua prima revisione annuale. IL POT contiene le strategie di AdSPMAS e le azioni di attuazione delle stesse tra le quali rientrano anche i progetti PNRR in corso di realizzazione. Va detto, inoltre, che l’Ente adotta annualmente, nel mese di agosto, il Piano Triennale dei Lavori che include nella programmazione anche degli interventi PNRR. Nell’esercizio 2022 è stata data copertura alla spesa derivante dai quattro accordi procedimentali che disciplinano sette interventi finanziati dal Fondo per Investimenti complementari al PNRR.

Quanto al Documento di Programmazione Strategica di Sistema (DPSS), questo è in corso di redazione e a luglio 2022 è stato sottoscritto un accordo propedeutico con il Comune di Chioggia.

Si ricorda inoltre che a giugno 2022 l’Autorità di Sistema Portuale veneta e Comando Provinciale della Guardia di Finanza hanno siglato un protocollo d’intesa mirato a garantire trasparenza e correttezza nell’utilizzo dei fondi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Nell’ultimo biennio, infine, è continuata senza interruzioni l’opera di riconversione e riqualificazione economica dell’area industriale di Porto Marghera, con particolare attenzione per l’area di Montesyndial.