• 22 Novembre 2024 03:56

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Un mare di infrazioni per le coste campane

Campania maglia nera nazionale con 11.031 i reati contestati nel 2022 alla media di 23 ogni chilometro di costa. Il 36 % riguarda il ciclo illegale del cemento e l’abusivismo edilizio

Napoli, 4 settembre 2023 Abusivismo edilizio, deficit di depurazione e inquinamento, assalto al patrimonio ittico e alla biodiversità. In Campania sono ben 11.031 i reati reati ambientali accertati nel 2022 lungo le coste, sommando i reati penali e illeciti amministrativi( sono 3345 quelli penali e 7686 quelli amministrativi ,alla media di 23 ogni chilometro di costa, con 3154 persone denunciate e arrestate e 819 sequestri.Dagli illeciti penali a quelli amministrativi, quest’anno, Legambiente presenta un quadro completo delle violazioni alle leggi che tutelano mari e coste con la presentazione del nuovo report Mare Monstrum 2023 che raccoglie dati e numeri del 2022 sul mare violato e minacciato dalle illegalità ambientali, diffuso oggi alla vigilia dell’anniversario della morte di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica brutalmente ucciso il 5 settembre 2010 per il suo impegno per la tutela del mare e delle coste del Cilento contro speculazioni e illegalità. Sulla sua morte Legambiente chiede da anni verità e giustizia e domani 5 settembre l’associazione ambientalista sarà ad Acciaroli per ricordare Vassallo con una giornata commemorativa organizzata insieme al comune di Pollica, l’ANCI, Slow Food Italia, Libera e Federparchi.

Tornando al report di Legambiente, per quanto riguarda i reati ambientali lungo le coste campane, nel 2022 a farla da padrone è il ciclo illegale del cemento (dalle occupazioni di demanio marittimo alle cave illegali, dagli illeciti negli appalti per opere pubbliche fino all’abusivismo edilizio) che rappresenta il 36% dei reati penali e amministrativi con 3978 reati, 1827 persone denunciate e arrestate e 283 sequestri effettuati. Segue i diversi fenomeni d’illegalità (dalla mala-depurazione allo smaltimento dei rifiuti) che Legambiente classifica con la voce “mare inquinato” con 2518 illeciti complessivi con 498 sequestri e ben 989 persone denunciate e arrestate e dalla pesca di frodo, con 1.052 reati.

“Tredici anni fa veniva ucciso Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica da sempre impegnato contro illegalità e speculazioni. Il suo sia un esempio a cui guardare, perché per combattere le illegalità – dichiara Mariateresa Imparato, presidente regionale di Legambiente – è importante che anche le realtà territoriali facciano la loro parte insieme alle istituzioni e per questo Legambiente, per tutta l’estate è stata impegnata dal Cilento alla costiera sorrentina, dal Castel Volturno alle isola in in attività di monitoraggio e di volontariato, come quelle svolte grazie alla Goletta verde, alle indagini Beach litter e alla campagna “Riciclaestate. Ma il prezioso lavoro delle forze dell’ordine deve essere quanto prima accompagnato da un impegno decisamente più significativo da parte di tutte le istituzioni coinvolte, dai singoli comuni alle Regioni, dal parlamento al governo”

In occasione della presentazione del Rapporto , Legambiente indirizza al Governo Meloni, otto proposte per tutelare in maniera più efficace uno straordinario patrimonio ambientale del Belpaese:

  • ripristinare, se necessario anche con modifiche normative, l’efficacia dell’art. 10bis della legge 120/2020 che affida ai Prefetti il compito di demolire le costruzioni abusive oggetto di ordinanze di abbattimento emesse ma non eseguite dai Comuni;

  • rafforzare l’attività di contrasto delle occupazioni abusive del demanio marittimo;

  • rilanciare a livello nazionale e su scala locale la costruzione e l’adeguamento e/o messa in regola dei sistemi fognari e di depurazione, migliorando in generale l’intero sistema di gestione, integrando il ciclo idrico (collettamento fognario e depurazione) con quello dei rifiuti (gestione fanghi di depurazione);

  • efficientare la depurazione delle acque reflue, valorizzando come risorsa e permettendone il completo riutilizzo in settori strategici come l’agricoltura, superando gli ostacoli normativi nazionali (DM 4 185/2003) con l’attuazione del regolamento UE 741/2020;

  • migliorare e rendere più efficienti ed omogenei i controlli delle Agenzie regionali di protezione ambientale messe in rete nel Sistema Nazionale di protezione ambientale coordinato da Ispra (SNPA), approvando i decreti attuativi della legge 132 del 2016;

  • regolamentare in maniera stringente lo scarico in mare dei rifiuti liquidi (acque nere ed acque grigie, acque di sentina, ecc.), istituendo, per esempio, delle zone speciali di divieto di qualsiasi tipo di scarico, anche oltre le 12 miglia dalla costa;

  • promuovere politiche attive per la prevenzione nella produzione di rifiuti e per la migliore tutela del mare e della costa;

  • attuare da parte del governo e del Parlamento adeguati interventi normativi contro la pesca illegale, non dichiarata e non documentata.

Al link il dossier completo 

https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2023/09/Mare-Monstrum-2023.pdf