• 22 Novembre 2024 04:50

Seareporter.it

Quotidiano specializzato in politica dei trasporti marittimi

Nasce a Venezia il primo think tank internazionale dedicato all’Ocean Literacy

DiAlessandro Cerri

Set 28, 2023

Sviluppare una roadmap per promuovere il programma di Ocean Literacy a livello internazionale per i prossimi quattro anni, individuando le aree d’intervento prioritarie e le metodologie per monitorarne l’avanzamento.

Con questi obiettivi, nell’ambito del Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile (2021-2030) delle Nazioni Unite, nasce ufficialmente a Venezia il primo think tank internazionale dedicato all’Ocean Literacy promosso dalla Commissione Oceanografica Intergovernativa (IOC) dell’UNESCO.

Guidato da Francesca Santoro, Senior Programme Officer IOC/UNESCO e responsabile a livello mondiale del programma di Ocean Literacy, il think tank sarà uno strumento del programma di Ocean Literacy di IOC/UNESCO,  che mira ad aumentare la consapevolezza sul ruolo dell’oceano e su ciò che si può fare per proteggerlo. A prenderne parte è il Gruppo di Esperti selezionati appositamente da IOC/UNESCO provenienti da tutto il mondo e con background differenti: 20 tra ricercatori, artisti, esperti nella comunicazione, docenti, antropologi, biologi e scienziati. Scopo del think tank sarà infatti contribuire alla cooperazione internazionale e promuovere l’Educazione all’Oceano in ogni parte del mondo condividendo conoscenze, tecniche e progetti da diversi settori.

Il primo incontro in presenza del think tank, che darà ufficialmente avvio ai lavori e che porterà alla realizzazione di una roadmap, si svolgerà il 4 e 5 ottobre a Venezia presso Palazzo Zorzi, sede dell’Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa. Da sempre simbolo delle città colpite dalla crisi climatica, in questi anni Venezia è diventata anche punto di riferimento per l’Educazione all’Oceano. La città vedrà infatti la creazione da parte di IOC/UNESCO – grazie ai finanziamenti sostenuti dal Gruppo Prada – del Decade Coordination Office on Connecting People and the Ocean che si occuperà specificatamente della relazione tra esseri umani e oceano e – tra le altre cose – avrà il compito di incoraggiare e supportare l’implementazione di un programma di studi all’Ocean Literacy da parte di tutti gli stati membri dell’UNESCO, nonché di organizzare nella città lagunare la prima Conferenza Mondiale sull’Educazione all’Oceano nel 2024.

“L’Ocean Literacy considera le relazioni tra l’oceano e tutti gli aspetti della vita sulla Terra e catalizza le azioni per proteggere, conservare e utilizzare in modo sostenibile l’oceano coinvolgendo la società tutta”spiega Francesca Santoro, Senior Programme Officer IOC/UNESCO“Come IOC/UNESCO ci siamo fatti promotori dell’Educazione all’Oceano e stiamo mettendo in campo le risorse e gli strumenti necessari per stimolare l’incontro, lo scambio di informazioni e buone pratiche, la collaborazione nella creazione di nuove iniziative. Il coinvolgimento di esperti provenienti da contesti diversi e da ogni parte del mondo ci aiuterà a valorizzare l’approccio olistico che da sempre mettiamo al centro del programma, per tenere conto di tutti gli ambiti e abbracciare tutte le sfere della società: cittadini, aziende, istituzioni, scuole, centri di ricerca, università, fondazioni, organizzazioni, enti, etc”.

Il Gruppo di Esperti supporterà le attività di ricerca sull’Ocean Literacy per sviluppare strumenti e metodologie di valutazione per aumentare l’impatto delle iniziative dedicate in tutto il mondo. Nel corso della due giorni verrà realizzata la roadmap per individuare nuove sinergie con le istituzioni e il settore privato, concertare approcci comunicativi efficaci, intercettare occasioni di integrazione dell’Ocean Literacy nei programmi scolastici, con l’intento di portare l’oceano sui banchi di scuola di tutto il mondo entro il 2025.

Il Gruppo di Esperti sull’Ocean Literacy è composto da: Afiq Durrani (ricercatore e docente, Faculty of Science and Marine Environment presso Universiti Malaysia Terengganu); Anne De Carbuccia (artista e filmmaker); Arturo Rey da Silva (archeologo marittimo, membro di ICOMOS International); Aslak Sverdrup (CEO del Bergen Aquarium); Carolyn Scheurle  (coordinatrice Institut de la Mer de Villefranche); Daniel Bowie Mac-Donald (Chartered Financial Analyst); Daniel Kasnick (Primary Years Programme Coordinator presso Newton College Peru); Daniela Hill Piedra (biologa, founder di SeaLifeDiving, Country Coordinator di RELATO); Daniele Moretti (editor-in-chief di Sky Tg24); Diana Payne (Education Coordinator con Connecticut Sea Grant presso University of Connecticut); Emma McKinley (Research Fellow press Cardiff University); Faiza Yousef Al-Yamani (Principal Research Scientist presso Kuwait Institute for Scientific Research); Jacqueline Uku (seagrass scientist e conservation leader presso Kenya Marine and Fisheries Research Institute a Mombasa); Jan Seys (former chair presso European Marine Board Communications Panel – 2010-2017); Molly Powers-Tora (Pacific Strategy & Engagement Advisor, Climate & Ocean presso NIWA); Pilar Muñoz (biologa marina, Universidad de Valparaíso); Raquel Costa (geologa marina); Ronaldo Christofoletti (Professore presso Federal University di São Paulo); Shweta Khare Naik (Executive Director presso Jane Goodall Institut); Victoria Alis (Sustainability & Environmental Consultant).

Di Alessandro Cerri

Classe 1963, nato a Foggia, giornalista esperto in attività marittime e portuali, ha diversi titoli di laurea come; Scienze dell'Amministrazione, Conservazione dei Beni Culturali "Archeologia Subacquea", Magistrale in Lettere moderne e Magistrale in Giurisprudenza.