Un porto con emissioni ampiamente al di sotto dei limiti normativi, le cui attività portuali impattano in misura minima sulla qualità dell’aria della città
Salerno – Si è tenuta alla Stazione Marittima di Salerno, “Prospettive e sostenibilità ambientale del porto di Salerno”, una conferenza stampa organizzata dall’Autorità di Sistema Portuale (AdSP) del Mar Tirreno Centrale insieme al consorzio inter-Universitario per la previsione e la prevenzione dei Grandi Rischi (C.U.G.Ri., Università di Salerno e Università di Napoli Federico II), che sta monitorando da circa cinque anni la qualità dell’aria e il livello del rumore del Porto campano. Una campagna di monitoraggio ambientale effettuata con la collaborazione, per la validazione dei dati, dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania (ARPAC).
La conferenza stampa ha visto i saluti introduttivi del Comandante della Capitaneria di Porto di Salerno, Attilio Maria Daconto; del Presidente dell’AdSP del Tirreno Centrale, Andrea Annunziata; e del Sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli. Ad essi sono seguiti gli interventi di Stefano Sorvino, Direttore Generale dell’ARPAC; di Giuseppe Grimaldi, Segretario Generale dell’AdSP del Tirreno Centrale; e di Vincenzo Belgiorno, Professore ordinario di Ingegneria Sanitaria Ambientale dell’Università degli Studi di Salerno e curatore della campagna di monitoraggio, che ha illustrato nel dettaglio i risultati.
La campagna di monitoraggio ambientale per il porto di Salerno è iniziata a marzo del 2019 ed è ancora in corso. I risultati sono più che buoni. Tutti i valori misurati (più avanti, maggiori dettagli) sono ampiamente al di sotto dei limiti normativi. Nel corso del monitoraggio – che avviene in continuo, più volte al minuto – l’andamento dei valori medi è rimasto invariato. In sintesi, l’attività del porto di Salerno non impatta sulla buona qualità dell’aria della città. Lo Scalo commerciale si trova anche in un golfo ampiamente ventilato: le direzioni preferenziali del vento risultano ortogonali alla linea di costa, favorendo la dispersione di quelle poche emissioni, comunque sotto controllo, derivanti dalle attività portuali, senza quindi produrre un impatto significativo per l’area urbana.
I parametri monitorati hanno riguardato nove elementi: polveri sottili, ossidi di azoto, ozono, anidride solforosa, monossido di carbonio, composti organici volatili, idrocarburi policiclici aromatici, metalli (nichel, cadmio e arsenico), e infine condizioni meteoclimatiche. Tutti questi fattori sono stati rilevati tramite sei punti di monitoraggio: tre all’interno del porto (Varco Ponente, Varco Trapezio e Molo 3 Gennaio) e tre nelle aree urbane (Piazzale San Leo, via Benedetto Croce e Piazza Umberto I). Sono state utilizzate tre stazioni fisse per il monitoraggio delle emissioni più una mobile di tipo «seedAIR» per il monitoraggio della qualità dell’aria. Sia le stazioni fisse che il laboratorio mobile, essendo stati appositamente progettati per la ricerca scientifica avanzata e il monitoraggio della qualità dell’aria, sono dotati di strumentazioni di elevato livello scientifico e pronti per un’eventuale pubblicazione scientifica.
Contestualmente, è stato attrezzato un sistema di alert coordinato e messo a punto da AdSP, CUGRi, Comune, Capitaneria e ARPAC. Si tratta di uno strumento fondamentale per segnalare immediatamente lo sforamento di un parametro ambientale da una delle stazioni di rilevamento: nel momento in cui vengono superati i limiti normativi, un sistema di chatting (sms, whatsapp, per esempio) segnala l’evento rendendo possibile, con una procedura specifica, analizzare velocemente la causa dell’alterazione.
La campagna di analisi e monitoraggio è indirizzata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in riferimento alle necessità di monitoraggio dei cantieri per alcuni lavori di riqualificazione e miglioramento delle infrastrutture portuali, ragion per cui l’AdSP ha avviato da alcuni anni un’intensa attività di monitoraggio della qualità dell’ambiente acustico e atmosferico del sistema portuale salernitano e delle aree urbane limitrofe.
Per avere altre informazioni sul progetto di monitoraggio del CUGRi-ARPAC per il porto di Salerno c’è un sito dedicato, MAPSA – Monitoraggio Ambientale del Porto di SAlerno, mapsa.it – Monitoraggio dei comparti Atmosfera e Rumore dei lavori di dragaggio dei fondali del Porto commerciale e del canale di ingresso e di allargamento dell’imboccatura portuale.
«I dati mostrano un Porto decisamente poco inquinante – ha detto Attilio Maria Daconto, Comandante della Capitaneria di Porto di Salerno – sia per sé stesso che per la città. Questa campagna può farci dormire sonni tranquilli perché mostra come lo sviluppo del Porto stia andando nella giusta direzione. Il nostro Comando opera per garantire la sicurezza della navigazione e delle navi che vi approdano. È la nostra priorità. E farlo in un contesto in cui anche la qualità dell’aria è sicura ci permette di lavorare con grande tranquillità».
«Il porto di Salerno è uno scalo in salute – afferma Andrea Annunziata, presidente dell’AdSP del Tirreno Centrale – e questi ottimi risultati che riguardano l’ambiente e l’aria che respiriamo mostrano anche che è un porto che non inquina. È in costante crescita e, grazie ai finanziamenti del PNRR, potrà ulteriormente svilupparsi. Il Molo Manfredi, polo di sbarco delle crociere, verrà ampliato, i dragaggi sono in corso di ultimazione ed è in corso la ristrutturazione delle banchine a Levante e Ponente, solo per citarne alcuni. Ora sappiamo anche che tutte queste attività, che tengono sempre in considerazione l’ambiente e la sicurezza, non impattano negativamente sulla qualità dell’aria della città e della vita dei suoi abitanti. Grande attenzione a tutto il traffico commerciale e crocieristico. Ma altresì grande attenzione alla nautica da diporto, alla pesca e agli sport che si fanno a mare».
«Nei tempi previsti dal cronoprogramma ministeriale – commenta Giuseppe Grimaldi, Segretario Generale dell’AdSP del Tirreno Centrale – si sta procedendo alla concreta attuazione degli interventi finanziati dal Piano Complementare al PNRR che ricordo, per il Porto di Salerno, riguardano il prolungamento del Molo Manfredi, gli interventi al Molo Ponente e Molo Levante, il completamento del dragaggio ed infine l’elettrificazione delle banchine – il cosiddetto cold ironing – argomento pertinente alla sostenibilità ambientale del porto. Questo permetterà alle navi di spegnere i motori ausiliari, abbattendo così le emissioni inquinanti, che come rileva la campagna CUGRi-ARPAC sono già ampiamente nella norma. L’AdSP ha recentemente firmato una convenzione con Enel per costruire una cabina di trasformazione dell’alta tensione e avviare così l’elettrificazione di una parte del Porto, in particolare, in via prioritaria, sulla banchina delle crociere, il Molo Manfredi. Per l’asse viario per i mezzi pesanti, Salerno Porta Ovest, si prevede entro il primo trimestre dell’anno prossimo di aprire una prima galleria per iniziare ad alleggerire il traffico. Infine, stiamo redigendo il nuovo Piano Regolatore Portuale, dove abbiamo intenzione di proporre importanti e significative novità, nell’ottica dello sviluppo sostenibile, di una più efficace organizzazione delle destinazioni portuali e soprattutto favorire ancora di più l’occupazione».
Stefano Sorvino, Direttore Generale dell’ARPAC dichiara – «I risultati della campagna di monitoraggio mostrano una situazione più che soddisfacente, una generale buona qualità ambientale che non ha effetti negativi sulla città e sul porto. Sono dati assolutamente tranquillizzanti ma non significa che bisogna adagiarsi sugli allori, perché la prevenzione e il monitoraggio vanno costantemente migliorati. Questa stessa campagna è in corso anche sull’area portuale di Napoli, che essendo però un porto più esteso avrà criticità differenti ma in ogni caso non così gravi come in genere vengono presentate».
«Il porto di Salerno è inserito in un contesto urbano e il monitoraggio ambientale è continuo, più volte al minuto – ha sottolineato Vincenzo Belgiorno, Professore ordinario di Ingegneria Sanitaria Ambientale dell’Università degli Studi di Salerno e curatore della campagna di monitoraggio. Le stazioni fisse sono anche dotate di rilevamento meteo e quello mobile è dotato di un rilevamento del traffico. Il CUGRi ha previsto un sistema con due scopi, uno di conformità normativa e di salute pubblica e un altro di individuazione di interventi emergenti per eventuali criticità. Sono stati monitorati diversi parametri per quasi cinque anni. Tre postazioni fisse e una mobile, quest’ultima utile anche per testimoniare uno specifico rapporto di causa-effetto con le emissioni rilevate. C’è stata grande collaborazione con tutti, con l’Autorità di Sistema Portuale e il Comune, che hanno collaborato tutti insieme per localizzare i punti di monitoraggio, attrezzati con lo stato dell’arte tecnologico per questo tipo di strumenti. Il sistema di alert è stato coordinato e messo a punto insieme ad ARPAC e permette di tenere sotto costante controllo , nel momento in cui uno dei parametri supera i limiti normativi, di averne immediata notifica e, con una procedura specifica, analizzare subito le cause delle alterazioni, per poter poi eventualmente intervenire».
«Il Porto di Salerno ha parametri ambientali molto soddisfacenti. L’impianto scientifico è rigoroso e documentato. Tutti i risultati sono misurabili e a disposizione di chiunque voglia approfondirli. Il porto di Salerno ha un’AdSP dinamica, reattiva. È un piccolo gioiello oggi particolarmente attivo e in crescita. Il fiorire della crocieristica è sotto gli occhi di tutti. Stiamo lavorando attivamente per il prolungamento del Molo Manfredi per ospitare più navi e per elettrificare le banchine. Attingendo ai fondi del PNRR il porto può continuare a decollare e garantire sempre più sicurezza e ambiente sempre più pulito. In futuro con Porta Ovest l’impatto del traffico dei mezzi pesanti sarà ulteriormente mitigato. Infine – conclude Vincenzo Napoli, Sindaco di Salerno stiamo rifacendo il waterfront, che estenderemo anche verso il Polo Nautico e la spiaggia di Santa Teresa. Mi pare che la città di Salerno offra disponibilità e opportunità per tutti».