• 24 Novembre 2024 09:33

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Ripristinata l’operatività del Molo Manfredi del Porto di Salerno

Una parte del prolungamento della banchina, dove sorge la Stazione Marittima, a subìto nei giorni scorsi dei dissesti causati dall’uso dei bow thruster

Salerno – Verso il pieno ripristino dell’operatività del Molo Manfredi del Porto di Salerno, dopo l’interdizione del 7 novembre scorso dovuta a un cedimento di una parte del prolungamento della banchina. Un dissesto che non ha interessato l’intero prolungamento del Molo Manfredi, lungo circa 170 metri, ma un tratto lungo circa 50 metri che non ha coinvolto gli elementi strutturali della trave di coronamento.

L’intervento di consolidamento di una parte del prolungamento del Molo Manfredi del Porto di Salerno verrà concluso oggi pomeriggio, a soli tre giorni dall’interdizione. L’Autorità di Sistema Portuale (AdSP) del Mar Tirreno Centrale ringrazia la Capitaneria di Porto di Salerno per la sinergia e la collaborazione messa in campo.

Il cedimento, al momento non prevedibile, è stato provocato da uno scalzamento al piede delle opere di contenimento della banchina dovuto alle turbolenze generate dalle eliche di manovra delle navi, da crociera in questo caso, che ormeggiano presso la banchina dove si trova la Stazione Marittima del Porto di Salerno. Queste turbolenze, assolutamente naturali, hanno determinato nel tempo un abbassamento del fondale, passato da -11,00 a -15,00 metri, portando a un indebolimento del piede di banchina che ha indotto lo svuotamento del materiale di riempimento.

Celere l’intervento dell’AdSP: dopo aver subito messo in sicurezza l’area, sono stati disposti i lavori di ripristino del tratto interessato. Il fronte di banchina oggetto del consolidamento è lungo circa 50 metri, esteso poi fino a 75 metri per garantire un’ulteriore stabilità e sicurezza dell’opera di ripristino. I lavori, effettuati dopo i dovuti accertamenti tecnici che hanno permesso di redigere una perizia per l’intervento, sono stati svolti tra il 7 e il 10 novembre. Il ripristino è consistito nella realizzazione di un invasamento in materiale arido, proveniente da cava, opportunamente posizionato a protezione della porzione infissa delle palancole.