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Assomac: Assemblea Generale dei soci 2023

Diredazione City

Nov 10, 2023

 L’appuntamento annuale ha definito le sfide per la filiera della pelle dove brand, produttori ed esperti hanno approfondito i trend per meglio “co-progettare la manifattura del futuro”

Milano – Si è tenuta oggi nell’iconica sala delle colonne del Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano l’Assemblea annuale di Assomac, l’Associazione dei costruttori di tecnologie per calzature, pelletteria e conceria.

“Co-progettare la manifattura del futuro. Tecnologie per le nuove filiere” è il titolo scelto per l’Assemblea Generale 2023. L’obiettivo è sottolineare l’importanza di consolidare l’implementazione delle tecnologie innovative nelle filiere produttive, a cominciare dal settore moda. Co-progettare la manifattura del futuro significa fare la nostra parte in modo ancora più collaborativo nelle filiere, proponendo integrazioni avanzate nei processi produttivi. “Per noi di Assomac l’importanza di co-progettare non è più rimandabile” ha dichiarato Maria Vittoria Brustia, Presidente di Assomac, durante il suo discorso iniziale ricordando che in questo anno Assomac ha avviato un percorso di valorizzazione e di avvicinamento alla filiera pelle, nell’ottica di una maggiore CO-PROGETTAZIONE.

Nel suo saluto, Maurizio Forte, Direttore Centrale per i Settori dell’Export e del Made in Italy di Agenzia Ice, ha ribadito l’importanza e l’impegno dell’Agenzia nel sostenere la promozione internazionale della filiera della pelle.

Bruno Bettelli, Presidente di Federmacchine, ha confermato le luci e le ombre dell’intero comparto dei produttori di macchinari per il manufatturiero. Le proiezioni per il prossimo 2024 prevedono comunque un rallentamento che a seconda dei sub comparti ha un impatto sull’export e sugli ordini interni. Inoltre, Bettelli ritiene che questo rallentamento possa trovare fine per il prossimo 2025.

Sempre durante i saluti istituzionali iniziali, è giunto il messaggio del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che ha evidenziato il ruolo di eccellenza manifatturiera ricoperto dagli Associati Assomac nel comparto moda, settore trainante del commercio estero e del Made in Italy. Il Ministro non ha mancato di evidenziare tutto il sostegno possibile in questo cammino di crescita insieme della filiera della pelle, come ecosistema “quest’anno il tema scelto per l’Assemblea riguarda il valore delle tecnologie nel futuro della manifattura secondo una logica di filiera che il Governo riconosce come chiave per adattarsi ai grandi cambiamenti in atto”.

Unendo l’industria italiana della concia, della pelletteria, delle calzature e dei macchinari per la pelle, The European House – Ambrosetti ha calcolato un fatturato 2022 di 30 miliardi di euro, con un valore aggiunto di sei miliardi (il 3% di quello generato dalla manifattura italiana). L’export vale 27 miliardi di euro (+15% sul 2021) e genera un saldo commerciale vicino ai 15 miliardi. I campioni dell’export sono le calzature (il 45% del totale di filiera) e la pelletteria (il 40%). Gli addetti dei quattro comparti raggiungono quota 130mila (il 4% della manifattura italiana). Proprio su questi numeri sono nate le numerose riflessioni che hanno portato al pensiero comune di adottare una strategia di filiera comune.

Nell’approfondimento di questo concetto, il tema dell’assemblea “Co-progettare la manifattura del futuro” è stato introdotto da Flavio Sciuccati, Senior Partner di The European House – Ambrosetti con il quale Assomac ha intrapreso un percorso di lavoro che si è sviluppato durante l’anno e che ha coinvolto gli associati in tavoli di lavoro.

L’intervento di TEHA ha confermato che il valore della filiera della pelle è pari al 35% del settore moda e lusso che vale oltre 100 miliardi e che cresce ad un ritmo più elevato del PIL italiano. L’Italia è in Europa il primo paese esportatore di prodotti della filiera pelle, con un valore di export che supera i 26 miliardi di euro.

I principali aspetti del cambiamento che questo comparto sta affrontando riguardano in particolare: la formazione del personale a causa della carenza generalizzata di manodopera e quindi la conseguente necessità di investire in formazione; l’intensificazione delle richieste di investimento in sostenibilità; una crescente necessità di investire in tecnologie all’avanguardia; l’evoluzione da sistema artigianale a industria tecnologica ed infine  il consolidamento della filiera B2B tramite aggregazioni e progressiva verticalizzazione delle  piattaforme dei brand.

Come ribadito da Flavio Sciuccati “La compresenza di eccellenze della moda e lusso nella pelle e della meccanica per i sistemi manifatturieri e artigianali nel sistema Italia è una unicità e una forza a livello mondiale! Partendo da questo assunto, possiamo costruire la nostra narrazione internazionale e il nostro ruolo strategico per il futuro”.

I lavori dell’Assemblea sono proseguiti con la tavola rotonda, moderata da Simone Cerroni, giornalista di Class CNBC – Italia 4.0, alla quale hanno preso parte Chiara Mastrotto Presidente e CEO del Gruppo Mastrotto e Attila Kiss CEO del Gruppo Florence.

L’assemblea è stata l’occasione per trattare con i relatori invitati, beneficiando delle loro diverse prospettive e settori di appartenenza, una serie di argomenti partendo dal tema tecnologico e produttivo, al tema focale della filiera, della sostenibilità ed infine l’aspetto fondamentale delle competenze umane.

L’Italia è un paese ricco di PMI e microimprese e su questo si è discusso insieme ad Attila Kiss per comprendere come queste ultime sono o meno restie al cambiamento, o non riescono per motivi di budget ridotti.

Flavio Sciuccati si è poi occupato di affrontare la tematica della configurazione o riconfigurazione dei processi da parte delle imprese del settore.

La seconda parte del primo panel ha visto protagonista il tema della filiera in un’ottica di sostenibilità: filiera e investimenti in ottica di tracciabilità della pelle insieme a Chiara Mastrotto; alleanze e filiere insieme ad Attila Kiss che è riuscito negli anni a creare un polo produttivo che conta 28 aziende con 3.600 dipendenti.

A conclusione del primo panel, è stato evidenziato che all’interno della filiera della pelle vi sia una difficoltà generalizzata nel reperimento delle risorse umane. Tra le principali cause vi è sicuramente l’assenza di risorse disponibili da inserire nel settore e una preparazione inadeguata che potrebbe essere alleviata con una serie di soluzioni dedicate attraverso forme di comunicazione verso i giovani, corsi dedicati degli ITS e una maggiore coesione della filiera stessa nella promozione delle opportunità lavorative.

Durante la discussione della tavola rotonda, sono stati lanciati due sondaggi in cui i partecipanti all’assemblea hanno potuto scaricare tramite un QR code le domande e rispondere per poi visionare i risultati durante il corso della mattinata.

L’evento si è concluso con un secondo panel composto dalla Presidente Maria Vittoria Brustia, il Vice Presidente Mauro Bergozza e il Vice Presidente Cristiano Paccagnella che hanno tratto le conclusioni della giornata.

Durante i saluti finali, la Presidente ha voluto ringraziare il Direttore Generale di Assomac Roberto Vago che alla fine dell’anno chiuderà il suo rapporto di lavoro con Assomac. Al suo posto Agostino Apolito prenderà le redini dell’associazione e della fiera internazionale Simac Tanning Tech a partire dal prossimo gennaio 2024.