Genova – Intensa attività di controllo eseguita dai Militari della Capitaneria di Porto di Genova sul territorio ligure e delle regioni interne per la quale è territorialmente competente.
Presso un negozio di alimenti etnici di Genova sono sottoposti a sequestro circa 300 borse di plastica non conformi alla normativa sugli imballaggi non biodegradabili o compostabili come prescritto dall’art. 226-bis del Codice dell’Ambiente.
Detto accertamento è solo l’ultimo a seguito di una più ampia attività investigativa che aveva consentito di individuare un centro di grande distribuzione in Emilia Romagna presso il quale i Militari avevano rinvenuto e sequestrato ben 25.000 sacchetti di plastica in materiale leggero, sottraendoli così dalla catena commerciale.
Ai titolari degli esercizi è stata irrogata una sanzione amministrativa da 15.000 euro ai sensi dell’art. 261 del predetto codice dell’ambiente, analogamente a quanto avvenuto in Emilia Romagna ad altri 2 esercizi commerciali al dettaglio, con il sequestro di circa 8.000 ulteriori buste in plastica non conformi.
Nel prosieguo dei controlli ambientali, una cartiera dell’entroterra genovese è stata sanzionata, sia penalmente che amministrativamente, per illeciti previsti dal Codice dell’Ambiente a causa dell’accertata dispersione di residui cartacei della lavorazione e per l’irregolare deposito di oli esausti, in violazione dell’autorizzazione integrata ambientale, creando il pericolo di contaminazione del sottostante torrente con conseguenti possibili ripercussioni sulle acque marine.
- 7 ristoratori sono stati sanzionati per l’irregolare stoccaggio/smaltimento degli oli residui delle friggitrici.
- 2 gestori di stabilimenti balneari del levante genovese sono stati sanzionati per l’asportazione/movimentazione di sabbia dell’arenile contiguo alla loro concessione.