Borrelli e Galiero: “invece di scendere in piazza contro la camorra protestano contro chi vuole legalità e dignità per il Parco Verde”. Stasera alle 18 presidio di legalità alla messa celebrata da Patriciello per esprimergli sostegno e vicinanza.
A Caivano giovedì sera si sono registrati momenti di tensione davanti alla chiesa di don Maurizio Patriciello, al Parco Verde. Alcune donne sarebbero scese in strada e con un megafono avrebbero chiesto agli abitanti del rione di parlare con don Maurizio mentre qualcuna di loro avrebbe proposto di occupare la chiesa se il prete si fosse rifiutato. Il parroco avrebbe parlato con loro, poi il colloquio si sarebbe interrotto anche per l’atteggiamento minaccioso di alcune donne. I carabinieri giunti sul posto ne hanno identificato alcune (una delle quali moglie di un uomo ritenuto contiguo ai clan) prima che si allontanassero. Tra i probabili motivi della protesta il censimento delle occupazioni abusive da parte delle forze dell’ordine.
Durante la protesta sono arrivati davanti alla chiesa di San Paolo Apostolo anche i carabinieri di Caivano. Che hanno identificato diverse protagoniste della contestazione. Tra queste Angela Iaccarino, moglie di Antonio Andreozzi, per gli investigatori vicino al clan Ciccarelli. Andreozzi, cognato di Pasquale Fucito – “‘o Marziano” all’anagrafe di camorra, re del narcotraffico che abitava in una casa tutta d’oro – lavorava nel fiorente comparto della droga del Parco Verde.
Tra i motivi della protesta ci sarebbe il censimento in atto delle abitazioni del Parco Verde, molte delle quali occupate abusivamente proprio su decisione della camorra.
“Pieno sostegno a Don Maurizio Patriciello – dichiarano il deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli e il coportavoce provinciale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli – che sta svolgendo un’opera straordinaria contro la criminalità. Stasera alle 18 saremo alla messa che celebra ogni giorno per esprimergli la nostra totale solidarietà assieme ai cittadini che hanno promosso questo presidio di legalità a favore del parroco. E’ bene che gli spacciatori e i camorristi si mettano bene in testa che non si torna indietro. Le case occupate abusivamente dai criminali anche per fare le piazze di spaccio dovranno essere sgomberate e assegnate a chi ne ha davvero diritto e il parco Verde deve essere riqualificato e non essere più il ghetto in cui è stato trasformato. Invece di scendere in piazza contro la camorra e i delinquenti queste donne scendono per strada per contestare un prete che è un baluardo di legalità e impegno personale a favore del quartiere e contro la delinquenza che uccide questo territorio. Un paradosso. Dovrebbero solo vergognarsi e chiedere scusa”.