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A Caivano un modello di workers buyout nell’acciaio. WBO Italcables festeggia 10 anni di rinascita con Banca Etica

Diredazione City

Apr 17, 2025

Nel 2015 l’impresa stava per chiudere e invece oggi – grazie al coraggio dei lavoratori e delle lavoratrici e al supporto della finanza etica e di altri investitori istituzionali – occupa più di 60 persone e sostiene un indotto importante per il territorio, affermandosi in Italia e all’estero con i suoi prodotti d’acciaio per le costruzioni e il settore ferroviario


Caivano – È una bella storia di lavoro, di coraggio imprenditoriale e di buona finanza, è un successo di squadra che proviene da Caivano (Na) quello diWBO Italcables Società cooperativa, che Banca Etica vuole celebrare dopo i primi 10 anni dalla rinascita dell’acciaieria. Un traguardo importantissimo raggiunto innanzitutto dalle persone lavoratrici dell’azienda che, nel 2015, l’hanno salvata dalla chiusura, acquistandola e diventandone socie, per condurla con successo fino ad oggi. Banca Etica – prima e tuttora unica banca in Italia dedita esclusivamente alla finanza etica – è rimasta al loro fianco dal principio e – insieme a investitori istituzionali come Coopfond, CFI e Cooperfidi – ha creduto nell’opportunità di tutelare il lavoro e l’economia di un territorio. Per questi obiettivi Banca Etica – chiamata anche da Banca europea per gli investimenti (BEI) a relazionare sui wbo al recente meeting fi-compass di Madrid – ha messo in campo tutta la sua esperienza come istituto di riferimento nell’accompagnamento di tante altre imprese recuperate in Italia, scommettendo per la prima volta su questo tipo di soluzione applicata a un’azienda dell’industria pesante e del settore dell’acciaio. Una ragione in più per esprimere soddisfazione constatando che WBO Italcables può guardare oggi al suo futuro imprenditoriale con fiducia. Il 10° compleanno della cooperativa è stato inoltre occasione per un incontro tra Matteo Potenzieri, presidente della cooperativa, e le persone lavoratrici con una delegazione di Banca Etica che includeva la presidente Anna Fasano, il vicepresidente Aldo Soldi e il consigliere Giacinto Palladino, a testimoniare – durante una visita allo stabilimento – l’alto significato dell’operazione e la volontà di proseguire il cammino condiviso tra Banca Etica e WBO Italcables

Dal presidio giorno e notte agli investimenti green, fino al rischio dazi di Trump

Attualmente sono 64 le persone lavoratrici di WBO Italcables, 57 delle quali già socie e altre due in attesa di diventarlo. Ma l’esperienza è cominciata con 45 operai e 6 funzionari che difesero in presidio per 24 mesi, giorno e notte, lo stabilimento e i macchinari, per poi riuscire ad acquistare la società, convincendo l’allora curatore fallimentare a credere nella rinascita per via cooperativa. Dai presidi notturni ai timori odierni per la guerra commerciale sui dazi, WBO Italcables ha saputo stare sul mercato, crescere e consolidarsi. Nel 2020, nonostante l’incertezza dovuta al COVID-19, sono stati avviati investimenti per l’ammodernamento e l’efficientamento energetico dello stabilimento, che proseguono tuttora. Sono state acquistate nuove macchine, sostituite le caldaie con modelli a minor impatto ambientale ed è stato installato un impianto fotovoltaico da 6 mila mq. Questi investimenti hanno migliorato l’efficienza aiutando a far fronte ai picchi di costo dell’energia innescati dalla guerra russo-ucraina; hanno ridotto l’impatto sull’ecosistema consentendo di migliorare le rendicontazioni e le certificazioni ambientali; hanno contribuito alla solidità e competitività dell’azienda, permettendo di chiudere bilanci in utile dal 2021 al 2024 nonostante le difficoltà dello scenario economico globale. Il mercato principale di WBO Italcables è l’Italia, mentre l’export copre circa il 30-35% delle vendite. All’estero l’azienda opera soprattutto con la Francia e il Centro America, mentre l’export verso gli USA – consistente fino a qualche anno fa – è in diminuzione, motivo per cui al momento la cooperativa non teme troppo i dazi annunciati che agitano l’economia mondiale. Ma la situazione complessiva dei mercati, incluso quello europeo, con un rallentamento in Francia e Germania, richiede una gestione attenta.

Matteo Potenzieri, presidente della WBO Italcables Società cooperativa:Il 23 aprile 2015 nasceva la cooperativa WBO Italcables, un sogno che non sarebbe mai partito senza Banca Etica, l’unica banca che ci ha dato fiducia in principio e ha ricoperto un ruolo chiave – insieme agli altri finanziatori – per l’acquisto dello stabilimento: è la nostra banca, ne siamo soci, partecipiamo della sua comunità e la sentiamo nostra per i valori che esprime. Dieci anni di wbo ci hanno mostrato che la conduzione dell’azienda in cooperativa è di maggiore soddisfazione. Siamo una comunità, con pregi e difetti, e anche se si fa fatica c’è un clima lavorativo migliore. Dobbiamo puntare sulla responsabilizzazione delle persone, sul concetto di cooperazione, affinché ciascuno faccia il proprio massimo per ottenere l’obiettivo comune.

Giuseppe Sottile, responsabile Area Sud di Banca Etica:WBO Italcables è una storia imprenditoriale che, dopo 10 anni, ci riempie di orgoglio e si è resa possibile in primis grazie all’impegno e al coraggio delle persone lavoratrici, oggi perlopiù socie. Come Banca Etica, nel 2015, le abbiamo assistite per far partire la neonata cooperativa, anticipando loro l’intera Naspi, che INPS avrebbe poi pagato in unica soluzione grazie alla Legge Marcora. Abbiamo poi concesso diverse e successive linee di credito all’attività, fino ad accompagnarla negli investimenti – insieme dal principio con Coopfond, CFI e Cooperfidi – e nell’ultimo passaggio decisivo, ovvero l’acquisto dello stabilimento, con un mutuo fondiario: comprare l’opificio ha significato che l’esperienza è andata in porto, e tutti i rischi odierni e futuri sono quelli ordinari insiti nella gestione d’impresa. La finanza (etica) ha espresso così la sua funzione primaria, mettendosi al servizio delle persone e della comunità.