Si parlerà delle possibili sinergie tra porti e aeroporti del sud Italia e del mediterraneo.
Presenti i più autorevoli rappresentanti Nazionali del settore
Tutto pronto a Palermo per “MedCom Forum Trasporti 2020”, che inizierà il 13 febbraio 2020, alle ore 15,00, nella sala dei Baroni di Palazzo Chiaramonte Steri sede del Rettorato dell’Università degli Studi di Palermo.
Il MedCom Forum Economico del Mediterraneo, dal tema “Un Hub Mediterraneo oltre i Confini: sistema di rete dei porti e degli aeroporti”, organizzato da CerpMed, che proseguirà anche nell’intera giornata di venerdì 14 febbraio, verrà aperto dai saluti istituzionali del Rettore dell’Università di Palermo Fabrizio Micari, del sindaco di Palermo Leoluca Orlando e del Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci. A seguire, l’inizio dei lavori con la relazione introduttiva di Amanda Jane Succi, presidente CerpMed.
Partiranno poi le sessioni del pomeriggio con gli interventi di personalità del livello di Massimo Deandreis, Direttore Generale SRM Centro Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, Intesa SanPaolo; Giuseppe Salvo, Professore Ingegneria dei Trasporti Università degli Studi di Palermo; Eugenio Grimaldi, Executive Manager Grimaldi Group; Valentina Lener, Direttore Generale Assaeroporti; Tiziano Onesti, Presidente Aeroporti di Puglia; Mary Rose Garbutt, Direttore dell’Ufficio Divisione 5 Affari Comunitari e Internazionali della Direzione Generale per gli Aeroporti ed il Trasporto aereo – MIT; Giovanni Scalia, AD Gesap Aeroporto Internazionale di Palermo; Nico Torrisi, AD Sac Società Aeroportuale di Catania; Giovanni Campa, Chief Strategy & Corporate Development Officer of Air Malta; Marco Di Giugno, Direttore Analisi Giuridici e contenzioso ENAC; Lorenzo Lagorio, Country Manager Italia Easy Jet; Valeria Rebasti, Commercial Country Manager Italy & Southeastern Europe di Volotea; Salvatore Sciacchitano, Presidente ICAO (International Civil Aviation Organization), primo italiano a presiedere l’organismo dell’ONU che riunisce le autorità per l’aviazione civile di 193 Stati.
Venerdì mattina dopo l’apertura dei lavori da parte di Paolo Costa, professore di Economia dei Trasporti Università Ca’ Foscari di Venezia; sono previsti gli interventi di Alessandro Albanese, Presidente Sicindustria Palermo; Antonello Biriaco, Presidente Confindustria Catania; Renato Coroneo, International Propeller Clubs di Palermo; Salvatore Gangi, Presidente Regionale della Piccola Industria di Confindustria in Sicilia; Matteo Catani, Membro Board Assarmatori e CEO GNV; Andrea Agostinelli, Commissario Straordinario dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro; Mario Paolo Mega, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto; Pasqualino Monti, Presidente Autorità del Sistema Portuale del mare di Sicilia Occidentale (Palermo); Pietro Spirito, Presidente Autorità del Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale (Napoli).
Nel pomeriggio sono previsti gli interventi, tra gli altri, di Rodolfo De Dominicis, Presidente Uirnet; Filippo Palazzo, Responsabile Progetti Palermo della Direzione Investimenti RFI; Enrico Maria Pujia, Direttore Generale per il Trasporto e le Infrastrutture Ferroviarie; Francesco Russo, Ordinario di ingegneria e economia dei trasporti presso l’Università degli Studi di Reggio Calabria; Ennio Cascetta, Amministratore Unico di RAM Logistica, Infrastrutture e Trasporti, Società in house del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Concluderanno il convegno gli interventi di Gaetano Armao, Vicepresidente della Regione siciliana e assessore all’Economia; Marco Falcone – Assessore Regionale Infrastrutture e Mobilità; Rinaldo Melucci, Sindaco di Taranto; Giuseppe Falcomatà, Sindaco di Reggio Calabria; Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo.
DICHIARAZIONI
Amanda Jane Succi: Presidente CerpMed/MedCom Forum:
“Il tema dei trasporti nel Mediterraneo è di assoluta centralità rispetto alla potenzialità e capacità di sviluppo economico dell’area.
La regione Mediterranea è un luogo naturalmente predisposto a rappresentare un’area centrale nell’economia del pianeta. Da qui passano enormi flussi di merci e di persone. Cosa rimane davvero a vantaggio dei paesi e dell’area mediterranea? E’ possibile fare squadra anziché competere su flussi marginali? Con quale sistema rafforzare la capacità strategica dei nodi portuali e aeroportuali? Cosa occorre dal punto di vista della logistica e delle infrastrutture? L’Italia su cosa dovrebbe focalizzare per guadagnare un ruolo centrale?
L’obiettivo che mi pongo è stimolare un confronto aperto tra gli stakeholder del settore dei trasporti, non solo per analizzare lo stato dell’arte in ambito portuale, aeroportuale e della logistica, ma per individuare e superare quelle criticità che ostacolano l’incremento economico dell’Italia e in particolare del Sud Italia nello scenario odierno. Per questo nel titolo di questa edizione di MedCom Forum ho voluto fare riferimento al concetto di “Hub Mediterraneo Oltre i confini”. Perché è questo che l’Italia e il Sud Italia dovrebbe essere.”
Prof. Gaetano Armao, Vicepresidente ed Assessore per l’Economia della Regione siciliana:
“Lo sviluppo sociale ed economico della Sicilia è purtroppo ancor oggi condizionato dall’insularità e dalla posizione periferica rispetto alle aree centrali del Continente europeo. Tale condizione di insularità, peraltro esplicitata nel dettato dell’art. 174 del TFUE, alla quale, per primo lo Stato non ha posto rimedio mediante forme di compensazione e riequilibrio è causa dell’appesantimento dei costi di trasporto relativi a persone e merci nell’Unione Europea, in particolare da e verso la stessa penisola, dove l’assenza di politiche di continuità territoriale, diminuiscono la competitività delle attività produttive siciliane rispetto alle controparti del nord e complicano la vita ai cittadini negli spostamenti all’interno dello stesso stato. Ma più in generale refluisce sulla competitività dei territori, delle imprese e sulla stessa fruizione dei diritti sociali. Abbiamo richiesto al Governo statale di superare le inerzie che anche l’Unione europea ha contestato e di riconoscere alle isole misure di sostegno finanziario al fine di mitigare lo svantaggio competitivo derivante dai maggior costi delle esportazioni e del reperimento delle materie prime. E’ altresì richiesto all’Europa di riconoscere gli svantaggi strutturali che derivano dalla loro condizione, in termini di mobilità, infrastrutture stradali e ferroviarie e di sostegno alle imprese. Soltanto attraverso la compiuta affermazione delle misure di riequilibrio, la Sicilia, come le altre isole europee, potranno rilanciare le proprie prospettive di crescita. E in questo senso occorre fare sistema non solo per la continuità territoriale, ma anche per la fiscalità di sviluppo.”
Alessandro Albanese, Presidente di Sicindustria:
“Non possiamo parlare di sviluppo e di infrastrutture in Sicilia se non affrontiamo prima di tutto la madre di tutti i problemi: i ritardi. Solo quando avremo un sistema di collegamenti efficiente ed efficace nell’isola allora sì che potremmo veramente guardare al futuro in un’ottica di sviluppo dell’economia e del territorio.”
Prof. Francesco Russo, Ordinario di ingegneria dei sistemi di trasporto presso l’Università degli Studi di Reggio Calabria, già vicepresidente della Regione Calabria:
“Va innanzitutto richiamata una forte attenzione sulla situazione attuale della rete trans-europea dei trasporti (TEN) e della rete trans-mediterranea dei trasporti (TMN) notando come sia stata avviata in questi giorni la revisione della TEN, anticipando di 2 anni quanto programmato. Bisogna notare come sia in ritardo lo sviluppo della TEN sia come dibattito a livello di Paese per quanto riguarda le sue componenti e le relative priorità – valga ad esempio l’assenza di una prposta reale per l’AV nel Mezzogiorno- sia per la mancata definizione dei punti di connessione della TEN con la TMN. Stante il ruolo centrale di cerniera tra i due sistemi che gioca l’Italia il ritardo si evidenzia anche nella assoluta mancanza di spinta propulsiva di Roma nelle sedi decisionali europee. Bisogna, andando ad un maggior dettaglio, esaminare il ruolo della rete ferroviaria italiana per il trasporto delle merci nell’ambito dei corridoi europei della TEN, e in particolare del corridoio Scan-Med. È evidente l’importanza che la rete ferroviaria ha per raggiungere i mercati economici più importanti dell’UE. Si rileva che confrontando tempi e costi per arrivare nel centro Europa dai porti del Nord (Rotterdam, Antwerp) o dai porti italiani del Sud (Augusta, Gioia Tauro, Taranto, Salerno,..) emerge un forte vantaggio per i porti del Sud. Questo vantaggio viene ad essere cancellato per due ordini di motivi: mancanza di connessioni ferroviarie di ultimo miglio tra porti e rete ferroviaria, sagome limitate e lunghezza treno ridotta rispetto agli standard europei, nello specifico a quelli francesi e tedeschi che si avviano ad operare treni da 1000 metri. Bisogna infine porre l’attenzione sul ruolo centrale che i porti svolgono come testate dei corridoi multimodali e come a fronte di una riforma della portualità particolarmente avanzata, fatta nel 2016, che ha dato la possibilità di competere con i grandi sistemi portuali internazionali si sia negli ultimi anni rallentato il passo per vari ordini di motivi. Credo che le Regioni del Sud debbano trovare forme di coordinamento proponendo azioni comuni per il superamento, almeno, dei problemi prima accennati. È utile richiamare che la condivisione tra le Regioni del Sud ha portato oggi a risultati importanti. Penso alla ciclovia della Magna Grecia, promossa dalla Regione Calabria e poi estesa alla Sicilia ed alla Basilicata, oggi in fase di progettazione, o alla ciclovia dell’Acquedotto Pugliese che mette assieme Campania, Puglia e Basilicata. Penso alla attivazione delle Zone Economiche Speciali (ZES) proposta con una legge del 2015 dalla Regione Calabria e poi estesa a tutte le regioni del Mezzogiorno. Il 2020 sarà un anno particolarmente importante perché si assumeranno decisioni cruciali per le reti europee TEN, solo una partecipazione coordinata e decisa delle Regioni del Sud potrà imporre a Roma ed a Bruxelles la soluzione di problemi cruciali del corridoio a partire dalla sagoma, dall’ultimo miglio, dalla lunghezza treno. La soluzione è importante sia per lo sviluppo del Mezzogiorno, sia per il potenziamento delle relazioni economiche con i Paesi della sponda Sud per fare diventare il Mediterraneo un mare di pace.”
Antonello Biriaco, Presidente di Confindustria Catania:
“Un’efficace politica di rilancio degli investimenti in Sicilia non può prescindere da un sistema dei trasporti efficiente. La carenza infrastrutturale e l’arretratezza logistica del nostro territorio, oggi più che mai, ci allontanano dai mercati e ci fanno perdere terreno sul fronte della competitività.
E’ mancata finora una strategia d’insieme che potesse disegnare obiettivi e percorsi utili a dare alla nostra terra una dote di collegamenti adeguati alle sfide della crescita. Per la nostra Isola serve un’azione di sistema che metta in campo risorse e strategie con una visione di lungo periodo. Se vogliamo che la Sicilia abbia una chance per diventare Hub del Mediterraneo, dobbiamo cambiare prospettiva, puntando ad uno sforzo corale della politica, della burocrazia, della classe dirigente.”
Obiettivo di MedCom Forum
MedCom si propone come un Forum Economico del Mediterraneo con l’obiettivo di affrontare diversi temi dell’economia mettendo al centro della riflessione non semplicemente il valore di una singola area, quanto le potenzialità dell’area nel suo complesso. Appare utile, quindi, stimolare un confronto sulle dinamiche di sviluppo dell’area, analizzando di volta in volta singoli comparti economici. Un Forum come strumento di riflessione di azioni da condividere con i players istituzionali, imprenditoriali e accademici operanti nel Mediterraneo.
Scenario
L’area Mediterranea è tra le regioni più complesse nel mondo, da molti punti di vista: culturale, sociale, politico, religioso, economico. E molto altro ancora. Ciascun Paese ha caratteristiche uniche, antiche e moderne: alcune comprensibili altre meno, a seconda del punto di vista di chi le osserva. Ma vi è anche un alto tasso di interrelazione tra i Paesi dell’area, le loro tradizioni, le loro identità.
La storia e la cultura della civiltà mediterranea, tracciate da millenni, ci hanno insegnato che la nascita e lo sviluppo del sistema economico e commerciale tra i paesi era senza pari. Innegabile, dunque, il ruolo che il Mediterraneo ha giocato. In esso si sono susseguite azioni di contaminazione culturale, battaglie sociali, commerci importanti, strategie militari innovative, azioni di predominio e di potere che hanno a volte ribaltato scenari apparentemente solidi e scontati.
Anche oggi lo scenario geopolitico dell’area si mostra in costante mutazione, con zone di tensione all’interno che tutti conosciamo: spesso ferite importanti che indeboliscono e penalizzano la capacità di sviluppo della regione nel suo complesso, mentre altri soggetti in altri continenti sono diventati protagonisti.
Opportunità
Eppure Mare Nostrum racchiude un importante potenziale di crescita economica e sociale, in molti settori e con ricadute favorevoli su tutti i territori. Potrebbe significare maggiore ricchezza, più lavoro, maggiore qualità nelle relazioni, capacità di visione e di condivisione strategica, innovazione e competitività. Questo può avvenire nel rispetto delle diversità, nel rispetto della competitività tra i singoli paesi, ma in modo funzionale a quel potenziale economico che l’intera area possiede già e su cui riteniamo non si sia focalizzata in modo adeguato una visione dinamica d’insieme.
CerpMed
Centro Studi e Ricerche sulle Relazioni Pubbliche nel Mediterraneo è un’associazione non profit. Prendendo spunto dalle linee politiche europee e in riferimento alla necessità di rafforzare l’area mediterranea verso un processo che incrementi lo sviluppo economico dell’area, CerpMed si prefigge di analizzare e stimolare lo sviluppo delle relazioni pubbliche come leva strategica nella crescita economica del bacino mediterraneo.
Le attività di CerpMed:
MedCom Forum – Forum Economico del Mediterraneo
MedCom Forum Economico del Mediterraneo si propone di affrontare diversi temi dell’economia mettendo al centro della riflessione non semplicemente il valore di una singola area, quanto le potenzialità dell’area nel suo complesso. Appare utile stimolare un confronto sulle dinamiche di sviluppo della regione Mediterranea, analizzando singolarmente i diversi comparti economici. Un Forum come strumento di riflessione di azioni da condividere con i players istituzionali, imprenditoriali e accademici operanti nel Mediterraneo.
MedCom – Simposio Euro-Mediterraneo sulla Comunicazione
MedCom Simposio è un appuntamento dedicato ai comunicatori e relatori pubblici dell’area mediterranea, che focalizza tematiche relative allo sviluppo economico, al rafforzamento di scambi socio-culturali e al dialogo interculturale con lo scopo di porsi positivamente nelle dinamiche geo-economiche dello spazio Euro-Mediterraneo.