Sarà creata una società mista
Stop ai sequestri di pescherecci italiani da parte delle autorità libiche. La storica diatriba sul limite delle acque territoriali che ha spesso creato tensione tra i due Paesi – risale allo scorso novembre il doppio fermo alle unità Asia e Astra liberate quasi un mese dopo – potrebbe essere stata risolta da una joint venture. Un accordo, firmato a Tripoli dal sottosegretario alla Pesca del Governo Libico, Abdul Adim Al Gareo, e dal Presidente del Distretto Produttivo della Pesca, Giovanni Tumbiolo, che autorizza trenta unità del distretto siciliano, “a titolo sperimentale e attraverso campagne di ricerca”, ad operare nelle acque libiche.
Il protocollo d’intesa prevede, in particolare, una cooperazione economica, tecnica e scientifica in settori quali pesca, acquacoltura, lavorazione, trasformazione, commercializzazione di prodotti ittici; cantieristica navale; sviluppo dei porti.
La società mista, attiva nel settore della pesca in acque profonde (250-1000 metri), avvierà, tra l’altro, la costituzione di equipaggi misti mentre particolare attenzione sarà posta alle questioni della formazione, dell’innovazione e trasferimento tecnologico.
L’accordo, previsto dal Trattato del 2008, è stato firmato a margine dell’incontro fra il primo ministro Mario Monti e il corrispettivo libico Abdel Rahim al-Kib. Scopo della visita “riaffermare e rilanciare i rapporti con la nuova Libia, offrire al governo di el-Kib la sponda italiana verso una transizione democratica e ribadire il ruolo dell’Italia, per anni partner privilegiato”.
Non a caso, allargando lo sguardo all’intero bacino, è in preparazione per il 20 febbraio a Napoli una riunione – a livello di ministri degli esteri – del “5+5”, un foro di dialogo fra le due sponde del Mediterraneo (Italia, Francia, Malta, Portogallo e Spagna per l’Europa, Algeria, Libia, Marocco, Mauritania e Tunisia per la sponda sud; a Napoli il formato verrà allargato anche a Egitto, Grecia e Turchia) proprio con lo scopo di rilanciare la cooperazione in un momento decisivo e di velocissimi cambiamenti nell’area.
Nella foto, Al Gareo e Tumbiolo