Sono tre le tartarughe liberate al largo di Manfredonia
Tre esemplari di tartarughe “Caretta caretta” finite accidentalmente nelle reti a strascico, durante una battuta di pesca degli armatori sipontini: Leonardo Salvemini motopesca “Leo & Tony”, Nicola Salvemini motopesca “Cosimo Venturo” e Antonio Bottalico motopesca “Apollo XII”, sono state recuperate e affidate ai volontari dell’associazione “Centro Cultura del Mare” e della Lega Navale Italiana sez. di Manfredonia. Le tartarughe sono state poi consegnate al dott.Giovanni Furii, responsabile del Centro Recupero Tartarughe Legambiente di Manfredonia.
Dopo gli indispensabili accertamenti clinici e le necessarie cure, giovedì 25 novembre finalmente è giunta l’ora della liberazione.
Le Tartarughe, prima di essere rilasciate in mare vengono marcate con speciali targhette. Queste contribuiranno, in caso di ritrovamento, a fornire elementi utili per uno studio scientifico.
Per loro sono stati scelti i seguenti nomi:
Adriatico, recuperata al largo di Ippocampo, 51 cm, Kg 20;
Genoveffa II, pescata al largo di Mattinata, 58 cm, Kg 25;
Golia, trovata in una rete a strascico al largo del porto di Manfredonia, 58 cm, Kg 22.
La liberazione è stata organizzata dal Centro Recupero Tartarughe Legambiente di Manfredonia, dall’associazione “Centro Cultura del Mare” e dalla Lega Navale Italiana sez. di Manfredonia, con la piena disponibilità e collaborazione del Comandante dell’ Unità Navale Motovedetta C.C. 817 “Costantini” Alessandro Cerri, appartenente alla Compagnia dei Carabinieri di Manfredonia comandata dal Capitano Federico Maria Guglielmo Fazio, di una rappresentanza della Capitaneria di Porto -Guardia Costiera- di Manfredonia retta dal Capitano di Fregata (CP) Francesco Staiano e degli armatori sipontini Ciro e Michele Conoscitore.
Fino ad oggi sono più di 30 gli armatori sipontini che con grande sensibilità hanno aderito al progetto riguardante la tutela e salvaguardia delle tartarughe marine, pertanto siamo certi che prossimamente arriveranno altre partecipazioni.
Le tartarughe sono state condotte a circa 2 miglia al largo del porto di Manfredonia.
Dopo aver fermato i motori, dalla plancetta di poppa dell’Unità Navale della Motovedetta C.C. 817 “Costantini”, con grande cura e attenzione, è stato adagiato sulla superficie del mare il primo esemplare “Adriatico”, che con movimenti veloci ed eleganti ha ripreso il largo.
Dal gommone della Guardia Costiera invece è stata liberata “Golia” e dal motopesca “Matteo Conoscitore” l’ultima tartaruga “Genoveffa II”.
Con gioia e grande soddisfazione, tutti gli equipaggi hanno accompagnato con lo sguardo l’allontanarsi delle tartarughe, che scomparendo tra le onde, ritornavano in perfetta salute nel loro habitat naturale.
Teresa Simone