• 23 Novembre 2024 00:54

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Alimentazione navale LNG, una questione di costi

Studio di Lloyd Register sul futuro del carburante a gas liquefatto

 

Entro il 2025 tra 650 e 1.900 unità d’altura (portacontainer, navi da crociere e petroliere) potrebbero essere alimentate con gas naturale liquefatto (LNG).

Lo prevede uno studio effettuato da Lloyd Register (LNG bunker and LNG-fuelled newbuild demand up to 2025) che si basa su tre scenari dipendenti dal prezzo del gas, dalla (futura) diffusione dei carburanti alternativi, dalle scelte legislative.

Stando ai dati raccolti, il gas liquefatto si avvia a diventare una delle principali applicazioni su “piccola scala” (è il caso, ad esempio, del cabotaggio in Norvegia) mentre bisognerà attendere ancora per le applicazioni in “alto mare”.

“Nonostante il grande interesse per il combustibile LNG – spiega Hector Sewell, responsabile Business Development Marine di Lloyd Register – non è ancora stata ordinata alcuna grossa unità. I più interessati potrebbero essere i grandi operatori del settore container che sono in grado di caricare il combustibile ai capi di una rotta commerciale, come a Rotterdam e Singapore o Shangai”.

Fondamentale, oltre al prezzo del gas (un +25% rispetto ad oggi porterebbe alla scomparsa del gas come carburante marittimo) saranno le scelte della comunità internazionale. “Attualmente – sottolinea Latifat Ajala, analista di Lloyd Register – non esiste un mercato globale. Iniziative regionali, investimenti, scelte ambientali e politiche fiscali hanno ancora un enorme ruolo da giocare”.