ora auspichiamo massimo impegno del governo per le risorse ancora non erogate e per aumentare la dotazione finanziaria
Guido Grimaldi: “I 125 milioni in 5 anni approvati dalla Commissione UE non sono sufficienti per una misura così virtuosa, per la quale sarebbe auspicabile uno stanziamento di 100 milioni annui”
“La notizia dell’approvazione da parte della Commissione Europea di un regime italiano fino al 2027 per favorire il trasporto combinato strada-mare è positiva perché va nella direzione da noi auspicata del riconoscimento dell’importanza dell’intermodalità e perché attendiamo da tempo il nuovo Regolamento dell’incentivo Marebonus per le prossime annualità. Riteniamo però che i 125 milioni approvati in 5 anni, ovvero 25 milioni annui, non siano sufficienti per una misura virtuosa come il Marebonus, per la quale sarebbe auspicabile uno stanziamento di 100 milioni annui”.
Così il Presidente di ALIS Guido Grimaldi ha commentato l’approvazione della Commissione Europea, ai sensi delle norme sugli aiuti di Stato dell’Unione europea, di un regime italiano, che durerà fino al 31 dicembre 2027, da 125 milioni di euro per il cosiddetto Marebonus al fine di incoraggiare il passaggio dal solo trasporto su strada al trasporto combinato strada-mare a corto raggio.
“Da una recente analisi del nostro Centro Studi con SRM, abbiamo dimostrato che, grazie proprio all’utilizzo dell’intermodalità rispetto al tradizionale trasporto tutto strada, nel 2022 i nostri Soci hanno sottratto e trasferito 5,8 milioni di camion dalle strade italiane e dall’Italia verso l’Europa, pari a oltre 139 milioni di tonnellate di merci generando un abbattimento di oltre 5,3 milioni di tonnellate di emissioni di CO2. A tutto ciò si aggiunge un ulteriore dato fondamentale, ovvero il risparmio di oltre 7 miliardi di euro che famiglie e cittadini italiani hanno avuto grazie all’utilizzo del trasporto intermodale. Questi dati sono destinati a crescere e abbiamo infatti stimato che nel 2023 saranno sottratti e trasferiti 6 milioni di camion dalle strade pari a oltre 143 milioni di tonnellate di merci, generando un abbattimento di oltre 5,4 milioni di tonnellate di emissioni di CO2. Investire nell’intermodalità significa quindi apportare benefici diretti e concreti per la collettività in termini ambientali, economici e sociali. Siamo quindi convinti – aggiunge il Presidente di ALIS – che sia necessario poter contare su strumenti virtuosi di necessario supporto alle imprese, come è stato fino ad oggi il Marebonus, che non può e non deve continuare a subire ritardi nei pagamenti a danno delle aziende di autotrasporto operanti nell’intermodalità e, di conseguenza, dell’intero settore”.
“Auspichiamo pertanto – conclude il Presidente Grimaldi – che il Governo, ed in particolare il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sostenga la nostra proposta di aumentare la dotazione finanziaria dell’incentivo a 100 milioni di euro annui e, considerata la fondamentale importanza del Marebonus per il nostro settore, il nostro auspicio è anche quello di non perdere le risorse già stanziate per l’annualità 2022, di cui attendiamo erogazione, e per l’annualità 2023”.