• 25 Novembre 2024 19:36

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ANBC: “fatturati ancora giù del 90%. Anche il mondo del catering ha bisogno di incentivare i consumi”

Il Presidente Capurro: “Noi rispettiamo le regole, ma servono controlli più rigidi dappertutto. Un nuovo lockdown decreterebbe la fine del comparto”

Roma, 05 agosto 2020 – Il mondo del catering e degli eventi è senza dubbio il più colpito dall’emergenza Covid. Eventi, congressi e convention aziendali non hanno richiesta da parte del mercato e questo ha generato un crollo dei fatturati che ancora a giugno segnano un drammatico -90%.

“Il nostro settore sta vivendo una crisi senza precedenti e non si vede alcuna luce in fondo al tunnel – ha dichiarato Paolo Capurro, Presidente di ANBC, Associazione Nazionale Banqueting e Catering federata a Fipe Guardiamo con interesse alle misure che, a quanto pare, saranno nel prossimo decreto agosto. Ci sembra assolutamente giusto mettere in campo un’azione forte per incentivare i consumi attraverso l’istituzione di un bonus che rimborsi del 20% chi va a cena o a pranzo in un ristorante. Chiediamo di allargare, con i dovuti accorgimenti, questa misura al mondo del catering. Questo potrebbe dare una spinta alla ripresa, in molti casi troppo lenta, nel nostro ancora quasi inesistente”.

“Un provvedimento del genere, unitamente a quelli suggeriti in occasione della richiesta dello stato di crisi per il settore, darebbe ossigeno ai nostri imprenditori – continua Capurro – Ribadiamo, quindi, come siano altrettanto urgenti una proroga del Fondo di Integrazione Salariale fino al 31 dicembre 2020 per il sostegno al reddito dei lavoratori e interventi economici e fiscali, compresi interventi sul cuneo fiscale”.

“Infine – conclude Capurro – sento di dover fare una ulteriore raccomandazione alle Istituzioni sulla necessità di maggiori controlli, in particolare sulle abitudini dei giovani. I nostri eventi sono quelli sottoposti ai controlli più rigidi e non diciamo che non sia giusto, ben venga ogni tipo di prevenzione a tutela dei nostri clienti! Ma perché le regole non sono uguali per tutti? Le scene di mala movida sono ormai quotidiane e rischiano di provocare una nuova impennata dell’epidemia. Non possiamo rischiare un nuovo lockdown e perdere anche quel poco che ci rimane e la speranza di una ripresa nel 2021. Sarebbe senza dubbio una catastrofe. Siamo tra i pochi a rispettare tutte le regole e vorremmo evitare che i nostri imprenditori paghino le colpe di altri”.