Ai lavori parteciperanno, tra gli altri, i parlamentari Alberto Pagani, Gregorio De Falco e Barbara Saltamartini.
“Passato e futuro del modello organizzativo degli ormeggiatori”: questo il titolo del convegno che l’ANGOPI, l’Associazione nazionale degli ormeggiatori e barcaioli dei porti italiani, terrà a Ravenna (presso la Sala assemblee del gruppo ormeggiatori ravennate in via Fabbrica Vecchia, 5) il 28 settembre prossimo, a partire dalle 9,30.
L’evento sarà occasione per una riflessione sul percorso normativo che ha portato all’introduzione del comma 1 quinquies dell’articolo 14 della legge 84/94, superando la dicotomia Gruppo e Società Cooperativa. Un percorso che garantisce non solo una coerenza tra aspetti funzionali e gestionali del servizio di ormeggio, ma – in ragione anche del fatto che l’approvazione dei vari statuti spetterà ai comandanti del porto – consente di qualificare inequivocabilmente il gruppo come un operatore interno alla pubblica amministrazione in linea con quanto stabilito dal Regolamento europeo sui porti.
Dopo i saluti di indirizzo di Andrea Armari, presidente del Gruppo ormeggiatori di Ravenna, ad introdurre i lavori sarà il presidente di ANGOPI, Cesare Guidi. Al convegno prenderanno parte tra gli altri: la dottoressa Maria Cristina Farina, della Direzione generale del Mit; il deputato del Pd, Alberto Pagani, il senatore del M5s Gregorio De Falco e Barbara Saltamartini (Lega), presidente della X Commissione della Camera dei Deputati (Attività produttive, Commercio e Turismo). A tirare le somme del dibattito sarà Patrizia Scarchilli, capo Divisione 2 della Direzione generale del ministero dei Trasporti.
Al termine del convegno sono state convocate le Assemblee straordinarie di sette Gruppi/Società cooperative, chiamate ad adottare il nuovo statuto nello schema tipo elaborato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.