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Antitrust: 1 mln di multa a Trenitalia per Roma-Napoli-Caserta

Diredazione City

Ago 12, 2021
Il Covid ha rivoluzionato settore del trasporto ferroviario, non basta green pass, serve utilizzo 100% posti, accesso a tutti i treni dell’AV (Italo compreso) con abbonamento e programmazione mobilità

Con la multa da 1 milione di euro inflitta a Trenitalia, l’Antitrust ha messo il dito nella piaga dell’AV, servizio che è rimasto a mercato e, solo per concessione del gestore, riconosce i diritti basilari dei pendolari, come ad esempio sulla tratta Roma-Napoli Caserta, ogni giorno utilizzata dagli utenti che devono recarsi a scuola o al lavoro, dal momento che il concorrente Italo non ammette abbonamenti sui suoi treni. Lo afferma Assoutenti, commentando la sanzione dell’Autorità per inadeguata gestione del traffico pendolare.

Furio Truzzi, Presidente Assoutenti

“La linea in questione è a mercato e quindi senza le garanzie tipiche del trasporto universale, eppure è una di quelle più utilizzate dai pendolari (come la Torino-Milano o la Milano-Bologna) che ogni giorno si spostano in AV per raggiungere i luoghi di lavoro, utenti che, pur in possesso di regolare abbonamento, non hanno trovato una offerta adeguata alla ripresa delle attività economiche anche perché i titoli di viaggio sono utilizzabili solo sui treni Trenitalia, in quanto Italo non ammette abbonamenti – spiega il presidente Furio Truzzi – Occorre rilevare come l’emergenza Covid abbia messo in evidenza un problema strutturale del diritto alla mobilità e cioè che l’accesso all’alta velocità è diventato un diritto universale da garantire e non lasciare più solo a mercato”.

“Le disposizioni spesso contraddittorie del Governo e delle Regioni in tema di restrizioni legate ai trasporti hanno inoltre aggravato la situazione ferroviaria, e bene sarebbe che per settembre si preveda l’estensione del diritto di abbonarsi su tutti i treni AV e che per questo lo Stato intervenga economicamente onde evitare cancellazioni tipiche della logica di mercato che è poi ciò che è successo lo scorso inverno sulla tratta incriminata” – conclude Truzzi.