Gioia Tauro, 29 aprile 2022 – Con il parere favorevole dei revisori dei conti, il Comitato di Gestione, riunitosi questa mattina in video conferenza, ha approvato all’unanimità il Bilancio Consuntivo relativo all’esercizio 2021 dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio.
Tra le pieghe del documento finanziario, redatto dal dirigente di settore Luigi Ventrici, è stata evidenziata la positività della gestione attraverso alcuni elementi, che ne definiscono la ponderatezza con cui è stato amministrato l’Ente.
Quale risultato dell’accertamento del Consuntivo 2021, è stato rilevato: il rispetto dei limiti di spesa, per come previsto dalla normativa vigente in materia, la riscossione in conto competenza di oltre il 91% dei canoni demaniali, ma anche il pagamento delle fatture con sei giorni di anticipo, rispetto ai limiti stabiliti per legge, quale segno di attenzione verso i propri fornitori, soprattutto in questo periodo di crisi economica generata dalla pandemia.
Nello specifico, dall’analisi del documento è stato accertato un avanzo di amministrazione di oltre 133 milioni di euro. Si tratta di somme, in parte, già vincolate alla valorizzazione infrastrutturale degli scali portuali, che ricadono nella propria circoscrizione. A scopo prudenziale, l’Ente ha, inoltre, vincolato 15 milioni di euro a copertura di eventuali spese da affrontare in caso di soccombenza dei contenziosi in essere.
Dalla illustrazione della rendicontazione, l’ammontare delle Entrate, accertate nel corso del 2021, ammonta ad oltre 24 milioni di euro a fronte dei 22,5 milioni di euro destinati alle Uscite. Sono stati, complessivamente, riscossi 26 milioni di euro mentre i pagamenti effettuati hanno avuto una consistenza di 21 milioni di euro.
Il fondo cassa al 31 dicembre 2021 è di circa 155 milioni di euro. Si tratta di somme liquide importanti, che hanno una chiara destinazione d’uso e sono disponibili per finanziare ulteriori opere infrastrutturali.
L’oculata gestione economica dell’Ente è stata, come ormai da diversi anni, finalizzata anche nel 2021 all’abbattimento delle tasse d’ancoraggio, da rimborsare alle compagnie di navigazione che attraccano negli scali portuali di competenza dell’Ente, al fine di sostenere la competitività dei propri porti.