Milano – Regione Lombardia ha definito i criteri a cui le Province dovranno attenersi nell’individuazione degli ambiti idonei a ospitare gli insediamenti logistici di rilevanza sovracomunale, ovvero quelli con una superficie operativa superiore ai tre ettari.
Il documento dà attuazione alla nuova legge regionale sulla logistica che ha l’obiettivo di coniugare iniziativa economica e tutela del territorio. Il provvedimento è stato approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Claudia Maria Terzi, di concerto con gli assessori Gianluca Comazzi (Territorio e Sistemi verdi) e Giorgio Maione (Ambiente e Clima).
Tra i requisiti indicati dalla normativa, anche la necessità di localizzare in via prioritaria gli insediamenti in prossimità di importanti nodi stradali e autostradali, terminal intermodali, scali ferroviari attrezzati per il carico delle merci, aeroporti di interesse nazionale, porti fluviali o Zone Logistiche Semplificate.
Le Province, prima di dare il via libera a nuovi insediamenti di rilevanza sovracomunale o all’ampliamento degli esistenti, dovranno valutarne gli impatti sul traffico indotto.
Tra i criteri approvati figura anche la necessità di ridurre il consumo di suolo, prevedendo che i nuovi insediamenti siano localizzati prioritariamente nelle aree dismesse o in quelle da rigenerare o bonificare.
Le Province inoltre dovranno prestare attenzione alla salvaguardia del paesaggio, dell’ambiente e delle attività agricole di interesse strategico, evitando possibili interferenze funzionali o visuali con aree di pregio paesaggistico, aree soggette a specifiche tutele ambientali, beni culturali tutelati o edifici e ambiti di rilevanza storica e architettonica.
ASSESSORE TERZI: Colmiamo vuoto normativo – “Regione Lombardia – evidenzia l’assessore Terzi – interviene con una legge di grande importanza che va a colmare un vuoto normativo rispetto a un settore rilevante per la nostra economia. La logistica è in espansione e come Regione diamo alle Province gli strumenti per una pianificazione territoriale uniforme e di buonsenso, scongiurando i fenomeni insediativi incontrollati. Vogliamo garantire la riduzione del consumo di suolo ed evitare che opportunità economiche e occupazionali si trasformino in criticità. Con pragmatismo lombardo vogliamo mettere ordine nel settore e agevolare uno sviluppo del territorio che sia armonico e sostenibile”.
“Con gli indirizzi della legge – prosegue Terzi – intendiamo favorire concretamente una logica di sistema, in cui gli insediamenti logistici siano integrati in un contesto territoriale adatto ad ospitarli, anche rispetto alla vicinanza con autostrade, ferrovie e terminal intermodali e al bacino di utenza potenziale da servire”.
ASSESSORE COMAZZI: Nuovo approccio alla pianificazione – “La legge – afferma l’assessore Comazzi – introduce elementi fondamentali e garantisce un nuovo approccio alla materia. Si tratta di un percorso che abbiamo costruito con gli enti locali e gli attori del settore. Gli insediamenti spesso hanno conseguenze che travalicano l’ambito comunale, dunque la scala territoriale più adeguata per la pianificazione è proprio quella provinciale”.
ASSESSORE MAIONE: Contenimento del consumo di suolo – “La localizzazione prioritaria nelle aree dismesse – afferma l’assessore Maione – o in quelle da rigenerare o bonificare è coerente con gli obiettivi della Regione Lombardia sul contenimento del consumo di suolo e l’impulso alla rigenerazione urbana. Un passo in avanti importante per la tutela dell’ambiente e il recupero di porzioni di territorio che attendono di essere rigenerate”.