• 24 Novembre 2024 04:27

Seareporter.it

Quotidiano specializzato in politica dei trasporti marittimi

ASSOCOSTIERI: allargare il perimetro dei biocarburanti

Bologna, 14 ottobre 2022 – I biocarburanti in purezza sono una opportunità per valorizzare la maturità della filiera dei biocarburanti, ma occorre affrontarne le criticità. ASSOCOSTIERI ha approfondito il tema durante l’evento Fuels Mobility, dedicato ai low carbon liquid fuels nei trasporti, nell’ambito delle iniziative promosse da Bologna Fiere Water&Energy.

ASSOCOSTIERI ha evidenziato i pregi e le criticità dell’ambizioso obiettivo, i cui esiti daranno forza alla posizione contraria al phase-out al 2035 del motore a combustione interna, e presentato proposte utili a mitigare i rischi di una misura da attuare in tempi rapidi e che presenta ancora alcune incertezze. È necessario chiarire che la responsabilità del soggetto obbligato cessa con l’assolvimento dell’obbligo all’atto dell’immissione in consumo, e non può estendersi alla catena distributiva e all’uso finale. È possibile immaginare una riduzione delle sanzioni al 10% per il primo anno, che dia modo di collaudare il sistema d’obbligo verificandone l’effettiva fattibilità. Per assorbire le incertezze su produzione e domanda è indispensabile applicare una certa flessibilità nel rispetto delle quote, con una soglia di rinviabilità del 10 – 15%. Sarebbe altresì opportuno prevedere la possibilità di impiegare, per i biocarburanti in purezza, palma e PFAD, utilizzando il maggior termine preannunciato dei 18 mesi anziché i 12 mesi previsti per gli altri obblighi di immissione in consumo. È auspicabile, inoltre, chiarire nel decreto attuativo che sono applicabili i sistemi di certificazione volontaria. Infine, sembra ormai assodata la possibilità, richiesta a suo tempo da ASSOCOSTIERI, di ammettere ogni biocarburante suscettibile di essere utilizzato in purezza, compresi il bio-GNL ed il bio-GPL.

Durante il convegno, il GSE ha ricordato la prossima emissione del decreto sulle Garanzie di Origine: le GO dovranno permettere di certificare l’origine biologica del metano immesso in rete, consentendo una diffusione la più ampia possibile, e di converso permettere ai mezzi pesanti e alle navi a GNL di dimostrare l’uso di bio-GNL. Si tratta di aspetti di estremo interesse per la filiera del GNL, chiamata a seguitare il percorso della transizione energetica con una progressiva apertura al bio-GNL. ASSOCOSTIERI seguirà da vicino la problematica, che non dovrà penalizzare i produttori di biometano imponendo loro la dimostrazione a consuntivo dell’effettivo uso nei trasporti.