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AV ferroviaria nel Vallo di Diano, molti consensi e qualche dubbio nel dibattito pubblico del 12 dicembre

Diredazione City

Dic 13, 2023

Si è svolta ieri, 12 dicembre, la prima giornata di confronto con i territori nell’ambito del Dibattito pubblico sul progetto di fattibilità tecnico-economica del tracciato da Romagnano a Praia a Mare dell’Alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria.

Nella Sala Cultura della Bcc Monte Pruno di Sant’Arsenio (Salerno), si è tenuto il primo – centrato su aspetti tecnici – dei due incontri della giornata, moderati dal professore Roberto Zucchetti in veste di coordinatore del Dibattito pubblico. I responsabili tecnici di Rfi e Italferr hanno ascoltato gli interventi dei sindaci e di altri portatori di interessi dell’area del Vallo di Diano. «Il progetto – ha spiegato l’ingegnere Marco Marchese, direttore dell’Area investimenti di Rfi per la Calabria e la Sicilia – ha superato il filtro del Consiglio superiore dei lavori pubblici, dove torneremo per illustrare i risultati al termine di queste audizioni con i rappresentanti del territorio. Infatti, siamo qui per raccogliere le esigenze delle popolazioni interessate. La decisione di realizzare la stazione nel Vallo di Diano è stata dettata dal fatto che questo territorio – ha precisato Marchese – è in posizione intermedia tra Battipaglia e Paola. Importante, aggiungo, è il fatto che Padula, scelta per realizzare la stazione dell’Alta velocità ferroviaria, è vicina allo svincolo dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Ragioniamo in termini di servizi, per cui tutte le situazioni sono state attentamente vagliate in via preliminare».

L’ingegnere Pietro Bruni, della Direzione investimenti di Rfi, ha ribadito l’obiettivo dei progettisti di «aumentare l’accessibilità al sistema ferroviario» e dei trasporti più in generale.

Come Francesco Cavallone, sindaco di Sala Consilina e presidente della Comunità montana Vallo di Diano, e Giuseppe Rinaldi, sindaco di Montesano sulla Marcellana, il sindaco di Atena Lucana, Luigi Vertucci, ha espresso molta soddisfazione perché «il Vallo di Diano è stato individuato per la nuova stazione dell’Alta velocità ferroviaria». Inoltre, Vertucci ha chiesto alcuni chiarimenti sul tracciato in progetto, specie in merito all’attraversamento di parte del territorio di Atena Lucana.

Marco Trotta, vicepresidente dell’associazione per lo sviluppo del Mezzogiorno e delle aree interne, Svimar, ha evidenziato elementi a suo dire critici sulle scelte relative al trasporto delle merci, e in particolare alla scelta di inoltrare gran parte del trasporto merci lungo il corridoio ionico-adriatico, così come individuato dal ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.

Tra gli altri sono intervenuti Massimo Lovisio, sindaco di Polla, Giuseppe Curcio, vicepresidente dell’Anav Campania, associazione degli operatori del trasporto pubblico, e Giancarlo Guercio, sindaco di Buonabitacolo, che ha chiesto ai tecnici di Rfi e Italferr di considerare una proposta appositamente elaborata di raccordo tra la nuova stazione ferroviaria in progetto e la vicina area urbana del proprio Comune.

Anna Maria Curcio, coordinatrice di Confindustria Salerno, ha chiesto attenzione per le aziende del Vallo di Diano, sottolineando la necessità di servizi complementari per agevolare lo spostamento delle merci.

Rocco Panetta, veterinario e ambientalista del territorio, ha espresso dure critiche riguardo al tracciato scelto.

Nel pomeriggio, nella Sala Sanseverino della Cerosa di Padula, si svolto l’incontro in presenza con i cittadini, le associazioni, i comitati e gli amministratori pubblici del territorio. Il coordinatore Zucchetti ha ringraziato il Comune di Padula per l’ospitalità e i presenti per la numerosa partecipazione, ribadendo il ruolo del Dibattito pubblico, che «raccoglie le istanze e anche le critiche dei territori al fine di trasmettere ai decisori tutte le informazioni utili per le loro valutazioni finali».

Michela Cimino, sindaca di Padula, ha parlato dell’Alta velocità ferroviaria nel Vallo di Diano come «risultato storico, anche per il futuro dei giovani». Cimino ha ribadito la necessità di «rimodulare tutta la rete viaria che collegherà la stazione alla Certosa di San Lorenzo e al resto dei paesi vicini», nonché «di tenere conto anche del particolare pregio ambientale del territorio, mitigando e superando tutte le criticità legate alla grande infrastruttura ferroviaria».

I vari interventi hanno confermato il favore e l’aspettativa delle popolazioni interessate per l’opera in progetto. Alle molte domande hanno fornito una prima risposta i tecnici di Rfi e Italferr, mentre risposte più articolate e precise saranno fornite per iscritto nel documento “Domande e risposte”. Sembra tuttavia importante riportare una risposta fornita da Marchese in ordine ai finanziamenti e ai tempi dell’opera. «I finanziamenti – ha puntualizzato lo stesso dirigente di Rfi – sono disponibili per l’80 per cento e la realizzazione della tratta Romagnano-Praia a Mare dovrebbe concludersi entro il 2032».

Oltre a Marchese e a Bruni, per Rfi hanno partecipato, fornendo tutti i chiarimenti richiesti, l’ingegnere Francesco Chirico, responsabile del progetto dell’Alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria, e l’ingegnere Nicoletta Antonias, responsabile delle Infrastrutture sostenibili.

Per Italferr, alle domande degli interessati hanno risposto l’ingegnere Silvia Nardoni, del Gruppo analisi multicriteria; Nicol Mancuso, project engineer per i lotti 1B e 1C in discussione; l’ingegnere Giuseppe Crisà e l’architetto Luca Colacillo.