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Benzina, Assoutenti: intervenire subito su tassazione. Su ogni litro di benzina si paga oggi il 66% di tasse

Diredazione City

Mar 2, 2021

Governo Draghi riduca Iva e accise e introduca misure contro speculazioni su petrolio. Da caro-benzina effetti a cascata su alimentari, bollette e industria

Contro la corsa al rialzo dei carburanti il Governo Draghi deve intervenire riducendo l’abnorme tassazione che pesa su benzina e gasolio nel nostro paese. Lo afferma Assoutenti, associazione specializzata nel settore dei trasporti, che lancia il grido d’allarme sugli effetti dei rincari alla pompa per le tasche delle famiglie.

“Oggi l’Italia è ai primi posti in Europa per il caro-benzina a causa del peso eccessivo delle imposte che gravano sui carburanti – spiega il presidente Furio Truzzi – Su ogni litro di benzina gli italiani pagano infatti il 66% di tasse tra Iva e accise, il 62,4% sul gasolio. Il prezzo dei carburanti al netto della tassazione risulta, al contrario, tra i più bassi in Ue. Uno squilibrio che danneggia i consumatori del nostro paese e rischia di avere ripercussioni enormi per le tasche delle famiglie”.

“Il forte rialzo dei listini alla pompa si ripercuote infatti non solo sui costi dei rifornimenti, ma anche sui prezzi dei prodotti trasportati, considerato che in Italia l’80% della merce viaggia su gomma – prosegue Truzzi – Questo significa che gli italiani devono mettere in conto rincari per una moltitudine di prodotti di largo consumo, in particolare alimentari e ortofrutta. Non solo. L’andamento dei carburanti si riflette in modo negativo anche su tariffe, bollette, energia, e ha ricadute sui costi sostenuti dall’industria e sull’intero comparto dei trasporti”.

Per tale motivo Assoutenti chiede al nuovo Governo Draghi di intervenire con urgenza sulla tassazione relativa ai carburanti, riducendo il peso di accise e Iva che portano i listini italiani di benzina e gasolio ad essere tra i più alti d’Europa, alleggerendo la spesa delle famiglie oggi più che mai impoverite e in difficoltà a causa dell’emergenza Covid.

“Nel contempo è necessario intervenire sull’andamento del prezzo del petrolio per evitare speculazioni che – ricorda il presidente Truzzi – configurano ipotesi di reato come l’aggiotaggio e violazioni della concorrenza tramite illeciti cartelli”.