• 22 Novembre 2024 02:37

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Brindisi. Sequestrato il traghetto, oltre 200 passeggeri in attesa

Sequestro preventivo per Ionian Spirit: 300mila euro di debiti con l’Ap

 

Erano già saliti a bordo del traghetto che collega Brindisi a Valona. Più di 200 passeggeri, costretti a scendere dalla motonave Ionian Spirit e ad attendere tutta la notte la partenza di un’altra nave. Un disagio inaspettato dovuto alla decisione del Tribunale di Brindisi, su istanza dell’Autorità portuale, di disporre il sequestro conservativo dell’unità “a garanzia del credito vantato dalla stessa Autorità in relazione agli importi tariffari che le compagnie di navigazione avrebbero dovuto regolarmente versare all’Ente”.

“Una decisione – spiega Hercules Haralambides – che l’Autorità Portuale è stata costretta a prendere, dettata dalle vigenti disposizioni di Legge, al fine di garantire una leale concorrenza di mercato e per un corretto utilizzo del pubblico denaro, salvaguardando quegli operatori che pagano regolarmente le tariffe e i brindisini che regolarmente contribuiscono con le loro tasse”.
Una questione annosa, chiusa in modo perentorio dal provvedimento cautelare notificato al Comandante della Ionian Spirit della Agoudimos Lines, raccomandata dall’Agenzia Albatros dell’agente marittimo Francesco Aversa. “L’autorità giudiziaria – ha precisato l’Ap di Brindisi – ha ritenuto meritevole di tutela l’intera somma vantata dall’Autorità Portuale nei confronti della nave sopracitata (300.000,00 euro), ammontando, invece, l’intero credito ad un importo ancor più elevato se si considerano i diritti maturati nei confronti delle altre navi della stessa compagnia”.
Nonostante il presidente Haralamdibes parli di un’operazione gestita “con elevata professionalità   dalla Capitaneria di Porto, dalla Polizia di Frontiera e dalla Guardia di Finanza” non sono mancate proteste e momenti di tensione per i passeggeri trasferiti a bordo della motonave Red Star, dove sono stati costretti a passare la notte.

“L’Autorità Portuale – conclude l’ente – è dispiaciuta dei disagi arrecati ai passeggeri, ma la responsabilità di quanto avvenuto è da ascrivere esclusivamente all’Armatore e all’Agente Marittimo della Ionian Spirit che per anni non hanno ottemperato a quanto previsto dalla legge, nonostante i reiterati tentativi di mediazione intrapresi in più occasioni, e per ultimo nei giorni scorsi, dal Presidente Hercules Haralambides direttamente con l’ufficio dell’Armatore”.

Posizione criticata dalla controparte che denuncia la mancanza delle controprestazioni, come l’assistenza ai passeggeri, disattese dall’ente portuale.

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