Il porto presenta i sui servizi al SILT di Parigi
Il porto di Cagliari e Cagliari International Container Terminal (Gruppo Contship) hanno presentato al SITL (Salone Internazionale del Trasporto e della Logistica) di Parigi la propria offerta di servizi agli operatori logistici globali. Situato nel cuore del Mediterraneo lo scalo principale della Sardegna punta a intercettare i traffici delle direttrici Nord – Sud e Oriente – Occidente, facendo leva sulla possibilità di gestione per navi di grandi dimensioni. Il Terminal container di Cagliari può infatti contare su una banchina lunga oltre 1,5 km con fondali profondi 16 m. Una infrastrutturazione, in linea con le esigenze imposte dal “gigantismo navale”, in grado di offrire connessioni “Just in Time” da nave madre a nave madre o da nave madre a nave feeder grazie alla possibilità di ormeggiare due grandi navi di lunghezza superiore ai 300 m in contemporanea alle navi feeder. Notevoli anche i vantaggi in termini di transit time. Sulla base di 379 navi oceaniche e 432 navi feeder il tempo medio per l’avvio delle operazioni di banchina è stato calcolato dall’arrivo della nave al punto pilota in 1,5 ore.
“Si sta procedendo velocemente per lo sviluppo della zona franca che in Europa ha vantaggi prettamente doganali e che la regione Sardegna ha iniziato a investigare al fine di inserire vantaggi di tipo fiscale come nelle zone economiche speciali”, spiega il presidente dell’Ap, Piergiorgio Massidda, illustrando i recenti sviluppi dello scalo. “La Sardegna – continua – è una isola al centro del Mediterraneo distante solo 110 miglia nautiche dai principali porti del Nord Africa con poche miglia di deviazione dalla rotta principale Suez-Gibilterra. Una piattaforma logistica naturale, punto ideale per realizzare un banchina remota di collegamento con i mercati emergenti del Nord Africa, una porta verso l’Europa e il resto del mondo”.
Cagliari, anche in questi primi due mesi del 2013 sta continuando a generare crescenti opportunità di collegamento e consolida i risultati positivi del 2012 quando i volumi movimentati sono cresciuti del 4% rispetto all’anno precedente.