Castellammare di Stabia, 04 Gennaio 2020 -Nella mattinata, 12 militari del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia congiuntamente a 2 pattuglie dei Carabinieri di Castellammare di Stabia, al Nucleo Operativo dei Carabinieri per la Tutela del Lavoro – Gruppo di Napoli ed a personale veterinario dell’ASL NA3 SUD hanno condotto una vasta operazione di contrasto alla vendita del dattero di mare (LITHOPHAGA LITHOPHAGA) sul territorio del Comune di Castellammare di Stabia. In particolare sono state ispezionate due attività commerciali in via Tavernola dove sono stati rinvenuti oltre 10 kg del prezioso mollusco proibito e sono stati poi effettuati controlli sulla tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti ittici posti in vendita, sul rispetto della normativa HCCP, sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e del lavoro nero. Nello specifico il personale agli ordini del Capitano di Fregata Ivan SAVARESE, Comandante della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia, ha provveduto al sequestro ed alla successiva distruzione dei datteri di mare rinvenuti oltre al deferimento alla locale Autorità Giudiziaria del titolare della pescheria ed al sequestro di oltre 150 kg di prodotti ittici per la mancanza di tracciabilità e rintracciabilità della merce posta in vendita. Sono stati poi elevate sanzioni amministrative per il mancato rispetto della normativa HCCP e per la presenza di un centro di stabulazione abusivo che è stato prontamente sequestrato. Mentre l’adiacente attività commerciale dedita alla vendita di Pneumatici è stata sanzionata per il mancato rispetto del D.L.152/2006 in merito alla mancata compilazione del registro di carico e scarico rifiuti. Nel complesso sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 15000 euro, nonché è stata redatta un’ulteriore informativa di reato a carico di G.A. di anni 55 per i reati di oltraggio, resistenza e minacce a Pubblico Ufficiale. Nel contempo, il personale del Nucleo Operativo dei Carabinieri per la Tutela del Lavoro – Gruppo di Napoli procedeva ai controlli di rito nelle suddette attività commerciali riscontrando la presenza di tre lavoratori in nero (di cui uno beneficiario di assegno di disoccupazione) ed il mancato rispetto del D.L. 81/2008 sulla Sicurezza dei Luoghi di lavoro. Entrambe le attività saranno soggette alla possibile sospensione dell’attività commerciale e sono state sanzionate complessivamente per oltre 67000 euro. Il prodotto sequestrato è stato campionato per la successiva analisi da parte del personale dell’ASL NA 3 SUD al fine di scongiurare rischi per la salute pubblica L’operazione di oggi, che rientra in una più ampia attività di indagine che la Guardia Costiera sta portando avanti, a tutela della salute pubblica, ha ancora una volta dimostrato il danno ambientale che si procura alla flora ed alla fauna marina nell’attività di estrazione illegale del dattero di mare, in quanto si tratta di un mollusco bivalve che cresce all’interno di buchi che scava nella roccia sott’acqua, motivo per cui per pescarli è necessario distruggere e devastare interi tratti di costa.