Il Consiglio di Amministrazione di FINCANTIERI S.p.A., riunito sotto la presidenza di Vincenzo Petrone, ha esaminato e approvato il Bilancio consolidato preconsuntivo al 31 dicembre 2014 , redatto in conformità ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS). A margine della riunione del Consiglio Giuseppe Bono, Amministratore Delegato di Fincantieri, ha commentato: “Il 2014 è stato un anno importante per Fincantieri. Abbiamo infatti registrato un aumento degli ordini acquisiti, del carico di lavoro a livello consolidato e dei ricavi in tutti i segmenti in cui operiamo. In particolare, si è verificata una forte ripresa nel business delle navi da crociera, con 8 nuove unità acquisite sulle 16 ordinate nel mondo, 9 navi attualmente in costruzione e una conseguente ripresa dei volumi nei siti italiani. La strategia di diversificazione del business, che contraddistingue il nostro Gruppo, ci ha permesso di raggiungere un EBITDA margin del 6,8%, nonostante il segmento Offshore abbia risentito di una congiuntura di mercato particolarmente sfavorevole nella seconda parte dell’anno. Tale strategia ci ha anche visto concludere importanti accordi di cooperazione in tutti i segmenti di attività. Ci tengo, inoltre, a ricordare che il 2014 ha segnato l’ingresso in Borsa di Fincantieri, a ulteriore supporto della strategia di crescita del Gruppo.”
Andamento operativo del Gruppo nell’esercizio 2014
I nuovi ordini acquisiti nel corso del 2014 ammontano a 5,6 miliardi di euro rispetto ai 4,9 miliardi di euro del 2013 (in crescita del 13% rispetto al 2013), con un book to bill ratio (nuovi ordini/ricavi) di 1,3 in linea con quello dello scorso anno, confermando così le buone prospettive di crescita del Gruppo in particolare nel settore Shipbuilding. Degli ordini complessivi, il settore Shipbuilding pesa per il 78% (61% al 31 dicembre 2013), il settore Offshore per il 20% (36% al 31 dicembre 2013), il settore Sistemi, componenti e servizi per il 4% (4% al 31 dicembre 2013). Gli ordini acquisiti dalla Capogruppo FINCANTIERI S.p.A. sono stati il 70% del totale (55% al 31 dicembre 2013).
Per quanto riguarda il segmento Shipbuilding, con nuovi ordini in aumento del 46% rispetto al 2013, si evidenzia una ripresa nel mercato delle navi da crociera in cui Fincantieri ha acquisito da inizio anno un totale di 8 nuove unità. Per le navi militari, invece, oltre alla conferma della prosecuzione del programma Littoral Combat Ship per la US Navy (con l’esercizio da parte della Marina Militare statunitense di due ulteriori opzioni a favore della controllata Marinette Marine Corporation) e ad una ripresa della domanda per mezzi complessi per il trasporto di beni per il settore chimico / petrolifero, si segnala, in particolare, la definizione con la Marina Militare Italiana della configurazione di tutte le navi del piano di rinnovo della flotta quale premessa alla prossima finalizzazione dei contratti.
Per quanto riguarda il segmento Offshore, dopo un primo semestre caratterizzato da valori molto significativi, il secondo semestre dell’anno ha registrato un rapido rallentamento degli ordinativi riconducibile alla riduzione del prezzo del petrolio e al conseguente impatto negativo sulle decisioni di spesa da parte dei clienti.
Il carico di lavoro (backlog) del Gruppo al 31 dicembre 2014 è risultato pari a 9,8 miliardi di euro (8,1 miliardi di euro nel 2013), in aumento del 21,6% rispetto al 2013, con uno sviluppo delle commesse in portafoglio previsto fino al 2019. La crescita del carico di lavoro riflette il significativo aumento di ordini acquisiti nel corso degli ultimi 18 mesi. Se rapportato ai ricavi sviluppati nell’esercizio 2014, il backlog è pari a oltre 2 anni di lavoro. Inoltre, il soft backlog, che rappresenta il valore delle opzioni contrattuali e delle lettere d’intenti in essere, nonché delle commesse in corso di negoziazione relative al programma di rinnovo della flotta della Marina Militare Italiana, non ancora riflessi nel carico di lavoro, è pari al 31 dicembre 2014 a circa 5,0 miliardi di euro.
Nel backlog complessivo, il settore Shipbuilding pesa per il 76% (66% al 31 dicembre 2013), il settore Offshore per il 22% (31% al 31 dicembre 2013), il settore Sistemi, componenti e servizi per il 3% (3% al 31 dicembre 2013).
Gli Investimenti effettuati nel corso dell’esercizio 2014 ammontano a 162 milioni di euro, di cui 38 milioni di euro in attività immateriali (22 milioni di euro per progetti di sviluppo) e 124 milioni di euro in immobili, impianti e macchinari. Degli investimenti complessivi il 60% è stato effettuato dalla Capogruppo.
L’incidenza degli investimenti sui ricavi sviluppati da parte del Gruppo è pari al 3,7% nell’esercizio 2014 rispetto al 6,7% dell’esercizio 2013. Gli investimenti del 2014 si riferiscono prevalentemente al completamento del cantiere di Vard Promar in Brasile, progetto che aveva inciso in maniera significativa sugli investimenti del 2013, ad interventi di ammodernamento tecnologico dei cantieri italiani (per il miglioramento dell’efficienza produttiva, attraverso il rafforzamento dei processi di automazione e delle condizioni di sicurezza e di rispetto dell’ambiente all’interno dei siti produttivi) e alla prosecuzione degli investimenti per lo sviluppo di nuove tecnologie, in particolare per quanto riguarda i nuovi prodotti in ambito navi da crociera.
Per quanto riguarda la ripartizione degli investimenti tra i diversi segmenti, il 61% si riferisce al settore Shipbuilding (53% al 31 dicembre 2013), il 29% al settore Offshore (43% al 31 dicembre 2013), il 3% al settore Sistemi, componenti e servizi (2% al 31 dicembre 2013) e il 7% alle Altre attività (2% al 31 dicembre 2013).
Gli organici di fine periodo sono incrementati da 20.389 unità al 31 dicembre 2013 (di cui in Italia 7.735 unità) a 21.689 unità al 31 dicembre 2014 (di cui in Italia 7.706 unità). Tale incremento è principalmente riconducibile all’aumento delle risorse impiegate nei cantieri brasiliani del Gruppo.