• 23 Novembre 2024 03:03

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Cemar. Nel 2013 Napoli perderà il podio nel settore crociere

Superato da Genova, lo scalo campano soffre la difficoltà a garantire ormeggi

 

Nel 2013 il porto di Napoli perderà la terza posizione tra i maggiori scali crocieristici della penisola a favore di Genova che con 1.100.000 passeggeri si posizionerà a ridosso di Civitavecchia e Venezia, scavalcando anche Savona e Livorno.

La rivoluzione in una gerarchia che appariva consolidata è stata annunciata al No Frills, workshop “b2b” in corso alla Fiera di Genova, da Sergio Senesi, presidente di Cemar Agency Network.

A favorire l’exploit genovese oltre all’aumento degli scali di MSC Crociere (previste 780 toccate in Italia con oltre 2.800.000 passeggeri movimentati) le difficoltà di Napoli e Livorno a garantire un adeguato numero di ormeggi: “un problema che il porto campano e quello toscano dovranno affrontare e risolvere, anche perché ha già ampiamente favorito le destinazioni vicine quali Salerno e La Spezia”.

Per quanto riguarda il mercato generale le proiezioni 2013 prevedono un leggero incremento in termini di passeggeri movimentati: 10.965.000 unità (+1,63% rispetto all’ottimo risultato del 2012, pari a 10.789.00 pax), di cui 6.427.050 in transito e 4.538.870 imbarcanti o sbarcanti. Sostanzialmente stabili le toccate nave nei porti italiani (4.884 nel 2013 e 4.897 nel 2012) e il numero di armatori presenti in Italia (47, come nel 2012).

“Nel corso del 2013 assisteremo purtroppo a una drastica diminuzione se non alla scomparsa degli scali in alcuni porti minori, quali Portofino (quasi -50%), Ischia e Porto Cervo – ha dichiarato Sergio Senesi – Si tratta degli effetti negativi del decreto Salva Coste, con il quale abbiamo perso circa 40.000 passeggeri nel settore delle crociere di lusso: nonostante l’impegno profuso dalle Istituzioni Locali, gli armatori hanno giustamente preferito rivolgersi a destinazioni vicine e maggiormente garantite, favorendo anche così i porti della Costa Azzurra e della Corsica”.

Nel 2013 ben 5 porti supereranno quota un milione di passeggeri (Civitavecchia, Venezia, Genova, Napoli e Savona), mentre altri 3 si assesteranno tra i 500.000 e il 1.000.000 (Livorno, Bari e Messina). A scendere, troviamo 6 porti tra i 100.000 e i 500.000 passeggeri (Catania, Palermo, Salerno, Ancona, Cagliari e Ravenna) e poi ancora 4 porti tra i 50.000 e i 100.000 pax e 12 porti tra i 10.000 e i 50.000 pax. Chiudono la classifica i 31 porti minori italiani, che non raggiungono i 10.000 passeggeri movimentati.

“Un sistema portuale organizzato consentirebbe un’ulteriore crescita del traffico passeggeri nei porti italiani, con un incremento che possiamo stimare in 2.000.000 di presenze – ha aggiunto Sergio Senesi – Sarebbe sufficiente migliorare la ricettività dei nostri porti e garantire banchine attrezzate: si tratta di semplici azioni mirate che senza dubbio andrebbero a vantaggio del nostro Paese e a discapito della movimentazione nei porti francesi, spagnoli e croati”.