• 21 Novembre 2024 18:23

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Civitavecchia, tre passi per la conquista del Mediterraneo

Pasqualino Monti lancia lo scalo laziale in una sfida a tutto campo

 

Un “new deal” nel finanziamento delle grandi infrastrutture. Non solo come maggiore stazione appaltante della portualità italiana ma con il lancio di una formula innovativa  che prevede il diretto cofinanziamento da parte dell’Autorità portuale delle opere in grado di produrre, sulla base di un piano finanziario ad hoc, un ritorno economico certo dell’investimento effettuato.

È quanto illustrato nella giornata inaugurale della manifestazione “La 2 giorni del Mediterraneo” da Pasqualino Monti, presidente dell’Ap di Civitavecchia: “un piano che prefigura almeno tre obiettivi ad alta valenza strategica non solo per il porto, ma per l’intera area di produzione e consumo (la seconda per importanza in Italia) che comprende la regione Lazio, ma anche le regioni vicine, Umbria e Marche, collocate su un ideale corridoio Tirreno-Adriatico, destinato a spezzare la cronica incomunicabilità fra i due mari”.

Il primo step è ambizioso: replicare nelle merci e nella logistica il “miracolo” compiuto da Civitavecchia nel traffico crocieristico, facendo del porto laziale un hub per container e altre tipologie di merce. Per riuscirci si “metteranno a fattore” per la prima volta  “la disponibilità di aree retro portuali per oltre 5 milioni di metri quadri” ed accosti in acque profonde unici in Italia (22 metri) in grado di accogliere le navi più grandi in sevizio sulle rotte del traffico container.

Il secondo obiettivo prevede “un secondo scalo crocieristico di livello mondiale in grado di sviluppare su quattro accosti un traffico di oltre 1,8 milioni di passeggeri aggiuntivi rispetto ai 2,6 che oggi Civitavecchia (leader in Mediterraneo) accoglie nel suo alveo portuale” nel nuovo porto commerciale di Fiumicino.

Infine, la trasformazione di Civitavecchia in un “polo di progettazione di business nel settore delle crociere e delle autostrade del mare”.

Essenziale per la riuscita del piano un “massiccio intervento di capitali privati”. A favorirlo la “forma di cofinanziamento che vede l’Autorità portuale affiancare in modo decisivo i finanziamenti pubblici, attraverso una attivazione di risorse che saranno generate dalla conquista dei nuovi traffici”.

In particolare, 50 milioni di euro dell’Autorità Portuale nel primo lotto delle opere strategiche del porto di Civitavecchia (la nuova darsena traghetti con 9 accosti per ro-ro e crociere; la darsena servizi ed il prolungamento dell’antemurale) di cui è stata posta la prima pietra questa mattina; 70 nella costruzione del nuovo porto di Fiumicino, senza contare lo sforzo per realizzare nel porto storico di Civitavecchia una delle più suggestive a storicamente affascinanti marina del Mediterraneo.