Il ruolo del patrimonio culturale come leva per lo sviluppo sostenibile delle città portuali è il tema centrale della Conferenza internazionale che si terrà online il prossimo martedì 24 novembre, nell’ambito delle iniziative previste dal progetto europeo REMEMBER–Restoring the Memory of Adriatic ports sites. Maritime culture to foster Balanced Territorial growth”.
Un progetto che coinvolge 8 città marinare delle due sponde dell’Adriatico (Ancona, Ravenna, Venezia, Trieste, Fiume, Zara, Spalato, Dubrovnik) nell’intento di far riscoprire il valore del patrimonio culturale tangibile e intangibile legato alla relazione col mare, risorsa capace di generare ricchezza economica, culturale e artistica nei secoli.
Grazie al contributo del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Croazia 2014-2020, le Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale e Settentrionale e altri sei partner (AdSP del Mare Adriatico Centro-Settentrionale, del Mare Adriatico Orientale, Università Politecnica delle Marche, Autorità Portuali di Zara e Dubrovnik, Museo Nazionale di Zara, Agenzia per lo sviluppo regionale della Contea di Spalato-Dalmazia e Cluster del Trasporto Intermodale di Fiume) stanno lavorando insieme per proporre una nuova narrazione sul passato, il presente e il futuro della realtà portuale di ciascuno, mettendo in luce aspetti inediti con l’obiettivo di prospettare un modo nuovo di fruire di contenuti e percorsi conoscitivi sulla storia e le tradizioni marinare, sulle strutture e infrastrutture legate alla vita e alle funzionalità degli scali.
Una narrazione che sarà resa accattivante dalle nuove tecnologie e un’accessibilità garantita a 360°, grazie a devices di ultima generazione, saranno i tratti distintivi di un network di otto “esperienze virtuali” sulla cultura marittimo-portuale italiana e croata.
Il caso della virtualizzazione del patrimonio intangibile dell’Adriatico è dunque lo spunto per la Conferenza, ma da questo ci si eleva per la trattazione di temi di contesto ben più ampi collegati alle città sostenibili di nuova generazione.
A discuterne esperti di tutto rilievo come Ernesto Ottone RAMÍREZ, Direttore per la Cultura di UNESCO che avrà il compito – come keynote speaker – di contestualizzare l’iniziativa a livello mondiale allineandola con i documenti ONU dell’ultimo decennio che assegnano alla cultura il ruolo di vero e proprio driver per sviluppo sostenibile delle città, per poi passare a circoscrivere il campo al caso delle città-porto con l’intervento di due tra le realtà più autorevoli a livello internazionale sul tema della relazione tra anima portuale e urbana delle città marinare ossia l’Università TUDelft, rappresentata dalla professoressa Carola Hein, che affronterà la questione più dal punto di vista dell’architettura e dell’urbanistica e AIVP-Associazione Internazionale delle città porto, rappresentata da Josè Sanchez, International Project Manager, che porterà i casi dei cd. Port Centers disseminati nel mondo come strumento di successo per la valorizzazione e la trasmissione del patrimonio culturale intangibile.
La moderazione della conferenza, che comincerà alle 10, è affidata al professore emerito Franco FARINELLI, docente di Geografia Università di Bologna.
Interverranno, per i saluti istituzionali, Pino MUSOLINO, Commissario Straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Rodolfo GIAMPIERI, Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale e un rappresentante della Regione del Veneto, Autorità di gestione del Programma.
Le conclusioni saranno ad opera di Valeria MANCINELLI, Sindaca di Ancona, delegata ANCI per le città-porto.