• 29 Novembre 2024 17:52

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Confitarma, in vista associazione per la salvaguardia e la protezione del mare

Un Gruppo di lavoro dedicato agli aspetti economici e politici del fattore ambientale per lo shipping. È quanto ha annunciato il presidente di Confitarma, Emanuele Grimaldi, nel corso della sessione privata dell’assemblea dell’associazione. L’obiettivo, sotto la guida del consigliere Lorenzo Matacena, è la creazione di un’associazione marittima dedicata alla salvaguardia e alla protezione della risorsa mare, simile ad organismi già esistenti in altri paesi. Grimaldi ha sottolineato che la flotta di bandiera italiana a fine 2015 si attesta sui 16,5 milioni di gt con una ulteriore riduzione del 3% rispetto alla fine del 2014, peraltro le stime nei primi mesi del 2016 indicano un trend positivo della consistenza della flotta. “È evidente che lo shipping italiano, come quello mondiale, al momento risente di una fase economica globale molto particolare – ha affermato – causa di grave crisi specie nel settore delle rinfuse secche, ove la ripresa dei noli stenta a decollare. Peraltro, vi sono comparti come quello delle crociere e dei traghetti ro-ro che continuano a registrare trend di crescita”. Nell’illustrare l’iter legislativo della Legge europea, attualmente alla Camera dei Deputati, che all’art.24 prevede misure che vanno ad intaccare l’impianto normativo del Registro internazionale il presidente di Confitarma ha ribadito che risultano veramente “poco comprensibili iniziative che, in nome di una formale difesa dell’occupazione di marittimi italiani, potrebbero comportare un risultato opposto, con la perdita di migliaia di posti di lavoro, a seguito del passaggio ad altra bandiera di molte navi italiane”. “Sottolineo che senza una flotta di bandiera non potrebbe esistere un cluster marittimo capace di produrre ricchezza e contribuire all’economia del Paese”. “Di fatto per essere competitivi sul mercato internazionale occorre operare alle condizioni della concorrenza. E senza competitività non vi è occupazione. Dal 1998 l’Italia ha capito l’importanza di una flotta di bandiera ed ha adottato una normativa che ha invertito il fenomeno del flagging out verso bandiere estere e rilanciato lo sviluppo della nostra marina mercatile”. Nel corso dell’Assemblea è giunta notizia che l’Aula del Senato ha approvato l’emendamento che proroga al 31 dicembre 2016 la delega all’effettuazione dei corsi teorico-pratici per le guardie giurate imbarcate su navi mercatili che operano in aree a rischio di pirateria. La disposizione per essere effettiva deve passare ancora l’esame della Camera dei Deputati.