• 16 Settembre 2024 21:37

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Corea, il settore cantieristico sempre più giù

Cancellazione dei contratti e nuovi metodi di pagamento alimentano la crisi

 

Nonostante il calo dei nuovi ordini è sempre la Corea il punto di riferimento nelle costruzioni navali, con circa un terzo delle nuove commesse previste per quest’anno. La tendenza all’annullamento dei contratti, anche dopo il completamento della costruzione, sta però mettendo in seria crisi i principali cantieri del Paese asiatico. A cominciare da Samsung Heavy Industries che, secondo indiscrezioni riportate da Arirang News, starebbe cominciando ad esercitare pressioni (anche in Italia) nei confronti dei clienti che hanno scelto la via della disdetta.

Le cifre riferite al contesto generale, d’altro canto, parlano chiaro. I tre maggiori cantieri, Hyundai Heavy Industries, Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering e Samsung Heavy Industries, hanno registrato nel primo semestre ordini per 17,3 miliardi di dollari, il 50,8% in meno rispetto ad un anno fa.

Alla depressione della domanda si aggiunge, poi, l’ennesimo azzardo finanziario, adottato nel 2008. Il cambiamento nei metodi di pagamento, adottato come risposta alle difficoltà registrate ad inizio crisi, si sta rivelando fatale nel far lievitare le perdite di esercizio. In pratica, con il sistema “top heavy” era previsto il saldo di cinque rate di pari importo fino al varo, con garanzia del 60% dell’importo in caso di cancellazione del contratto. Oggi, con il metodo “heavy tail”, tra il 60% e il 70% della cifra totale è saldato solo nella fase successiva alla fine dei lavori. Quando fu adottato, tre anni fa, si sperava di sostenere la domanda, poi, l’avvitarsi della recessione ha aperto le porte alla pesante crisi del settore.