• 25 Novembre 2024 04:06

Seareporter.it

Quotidiano specializzato in politica dei trasporti marittimi

Costa Concordia, definiti tempi e fasi delle operazioni di recupero

Dal 16 settembre si apre il primo periodo utile per iniziare le operazioni di rotazione della Costa Concordia, se le condizioni meteo marine lo permetteranno. La conferma della data ci sarà il 15 settembre alle ore 14 e, in generale, ogni decisione sul programma dei lavori sarà assunta ogni giorno alle 14. Proprio per riferire sui tempi e sull’organizzazione di queste operazioni si è tenuta ieri, 12 settembre, una conferenza stampa nella sede del Dipartimento della Protezione Civile, presieduta dal Commissario delegato e Capo Dipartimento Franco Gabrielli. All’incontro erano presenti Maria Sargentini, presidente dell’Osservatorio di monitoraggio, Franco Porcellacchia, responsabile del progetto per Costa Crociere, Nick Sloane, coordinatore delle operazioni di recupero del consorzio Titan-Micoperi, e Sergio Girotto, responsabile del progetto per la società Micoperi.
Il progetto di rotazione. Il parbuckling – letteralmente rotazione e rimessa in asse di una nave tramite cavi – della Concordia è un’operazione straordinaria perché per la prima volta una nave di grandissime dimensioni sarà raddrizzata e appoggiata su un fondale costruito artificialmente. In particolare, l’operazione prevede che vengano messi in tensione cavi di acciaio fissati alla sommità dei cassoni centrali e alle piattaforme sulle quali andrà ad appoggiare il relitto dopo il suo raddrizzamento. La fase del ribaltamento del relitto sarà molto delicata e costantemente monitorata. Una volta completata la rotazione della nave saranno verificate le condizioni del relitto e individuati gli eventuali interventi tecnici da fare, in particolare sul lato dritto. Solo dopo questa valutazione, sarà possibile delineare i tempi delle fasi successive di rigalleggiamento e trasporto. Questo progetto non si discosta in nessun aspetto tecnico da quello approvato il 15 maggio 2012 dalla Conferenza dei Servizi. Al momento, è al 76% della sua realizzazione.

I numeri. È impegnato nelle operazioni un team di 500 uomini di 26 nazionalità differenti. Come ha riferito l’ing. Porcellacchia, sono 150 le società italiane che hanno lavorato al progetto e che hanno permesso di fabbricare oltre 30 mila tonnellate di acciaio usate per la fabbricazione e costruzione di tutte le parti necessarie al progetto.

Tutela dell’ambiente. La salvaguardia dell’ambiente e la riduzione al minimo dell’impatto sull’ecosistema dell’Isola del Giglio sono due degli obiettivi alla base del progetto di rimozione della Concordia. Per questo, in previsione della fase di rotazione della nave, è stato avviato a luglio un piano di prelievo delle acque interne che durerà fino a quando le operazioni del parbuckling lo consentiranno. Per mitigare gli effetti delle acque che usciranno dal relitto durante la rotazione, è stato preparato un piano di limitazione di sversamenti. Tra le prime misure di tutela, è prevista una doppia distesa di panne assorbenti che circonderà il cantiere. In porto, poi, saranno disponibili dei mezzi per intervenire sugli sversamenti e ridurre al minimo i tempi di contaminazione.

Collaborazione tra pubblico e privato. Questo progetto, come ha ribadito il Commissario delegato Franco Gabrielli, è stato caratterizzato da una stretta collaborazione tra privato che “ha garantito una solida presenza e capacità tecnica” e il pubblico “che ha validato e autorizzato tutte le operazioni assumendosene la responsabilità senza ricevere compensi aggiuntivi”. In particolare, è stato sottolineato il ruolo dell’Osservatorio di monitoraggio che comprende tutte le amministrazioni competenti sulla tutela dell’ambiente e del territorio.