In un anno e mezzo circa ridotti di oltre il 35% gli sprechi alimentari a bordo delle navi Costa, consentendo la realizzazione di 100 orti in Africa tramite la Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus e la donazione di oltre 150.000 porzioni di cibo insieme alla Fondazione Banco Alimentare Onlus.
Genova, 15 ottobre 2019 – In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione (World Food Day), istituita dalla FAO, Costa Crociere ribadisce il proprio impegno sul tema del valore del cibo.
La compagnia italiana è stata infatti la prima a lanciare un programma unico nel settore marittimo, chiamato “4GOODFOOD”, che ha l’obiettivo di ridurre gli sprechi alimentari del 50% a bordo dell’intera flotta entro il 2020, con 10 anni in anticipo rispetto al target 12.3 dell’Agenda 2030 dell’ONU. In un anno e mezzo circa dall’implementazione, 4GOODFOOD ha portato ad una riduzione pari a oltre il 35% degli sprechi alimentari sulle navi Costa. Il programma ha permesso inoltre di sostenere il progetto “Orti in Africa” promosso dalla Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus, con l’adozione di 100 orti in Kenya, Mozambico, Madagascar, Sudafrica e Tanzania, e di donare, in collaborazione con la Fondazione Banco Alimentare Onlus, 150.000 porzioni di cibo provenienti dalle navi a dodici associazioni che si occupano di persone in difficoltà.
“In Costa Crociere, ogni giorno dell’anno, a bordo di tutta la flotta, ci impegniamo a pieno per contribuire all’obiettivo promosso dalla FAO nella Giornata Mondiale dell’Alimentazione, grazie al programma 4GOODFOOD, che ci vede uniti in un percorso unico sul tema del valore del cibo e del consumo responsabile.” – ha dichiarato Stefania Lallai, Sustainability and External Relations Director di Costa Crociere.
4GOODFOOD è un progetto integrato a 360°, che parte dai processi di preparazione dei piatti e arriva a rendere direttamente protagonisti ospiti ed equipaggio. Parte integrante del programma è la campagna di sensibilizzazione “Taste don’t Waste”, una vera e propria “call to action” al consumo responsabile rivolta agli ospiti, realizzata privilegiando l’aspetto valoriale, emozionale e non prescrittivo, che tiene conto della multiculturalità del pubblico e del contesto della vacanza.
La collaborazione con Winnow ha reso possibile la digitalizzazione delle cucine, consentendo di effettuare la mappatura degli sprechi a livello di processo di preparazione del cibo, attraverso il posizionamento di bilance localizzate e collegate ad un sistema di condivisione dei dati per la quantificazione del rifiuto alimentare nelle specifiche postazioni di cucina sulla nave.
Correlata alla campagna di sensibilizzazione “Taste don’t Waste” è la fase di restituzione alla collettività. La diminuzione degli impatti generati dagli ospiti a bordo attraverso il loro comportamento virtuoso può essere infatti calcolata da Winnow ed è traducibile in un risultato concreto, che Costa Crociere ha deciso di investire per sostenere il progetto Orti in Africa promosso dalla Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus. Grazie al contributo di Costa sono stati adottati sinora 100 orti, di cui 85 già realizzati e altri 15 in fase di completamento entro inizio 2020.
In un contesto come quello della nave, non tutte le eccedenze possono essere evitate, quindi non è strutturalmente possibile raggiungere l’obiettivo dello spreco zero. Costa ha trovato la soluzione per evitare che le eccedenze, ossia i pasti preparati e non consumati, diventino rifiuto, attraverso la collaborazione con la Fondazione Banco Alimentare Onlus. L’iniziativa è attiva in Italia nei porti di Savona, Civitavecchia, Bari, Palermo, Genova, Napoli ed è stata esportata come best practice italiana in Francia e Spagna, a Marsiglia e Barcellona, e, dallo scorso dicembre anche in Guadalupa e Martinica. Ad oggi sono state distribuite oltre 150.000 porzioni di cibo ad un totale di dodici associazioni che si occupano di persone in difficoltà. L’obiettivo di Costa Crociere è quello di coinvolgere nuovi porti ed espandere il progetto di donazione di alimenti in eccesso, raggiungendo il maggior numero possibile di comunità bisognose.