• 25 Novembre 2024 23:03

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Covid-19: Otto turisti su dieci venuti in Italia quest’estate si sono sentiti sicuri

Anche se è stata un’estate difficile per il turismo italiano e ci sono diversi focolai di coronavirus nel Paese, c’è una buona notizia: gli europei che hanno viaggiato in Italia durante queste vacanze estive sono stati molto bene. E’ quanto emerso da un recente sondaggio del potente motore di ricerca di voli e hotel www.jetcost.it, secondo cui otto turisti europei su dieci si sono sentiti sicuri nella Penisola; non solo, il 44% di loro, si è sentito anche più sicuro che nel proprio Paese. 

Jetcost.it ha intervistato 1.500 dei suoi clienti europei che hanno fatto un viaggio di almeno cinque giorni in Italia quest’estate e ha chiesto loro se si siano sentiti al sicuro con il Covid-19 durante il loro soggiorno e l’81% ha risposto di sì; in un secondo momento, a tutti quelli che hanno risposto in modo affermativo è stato domandato se si fossero sentiti più sicuri durante le vacanze che nella quotidianità nel proprio paese e il 44% di loro ha risposto anche in questo caso di sì.

Inoltre, a tutti gli intervistati è stato chiesto se fossero rimasti soddisfatti dalle misure di sicurezza adottate sugli aerei, negli alberghi, durante le visite e le escursioni e sulle spiagge.

Aeroporti e voli
Per quanto riguarda le misure di sicurezza sanitaria negli aeroporti, la maggioranza degli intervistati (83%) ritiene che la propria esperienza di volo sia stata buona. I passeggeri hanno dovuto adottare misure di sicurezza supplementari solo nel caso in cui provenivano da paesi considerati a rischio, come la Spagna, la Grecia, Malta e la Croazia (la Francia non era ancora inclusa nella lista ai tempi del sondaggio), e hanno dovuto effettuare un test anti Covid-19 all’aeroporto e restare isolati in hotel in attesa di un risultato negativo. Gli esiti dei test sono arrivati poche ore dopo lo sbarco. Inoltre, sebbene la maggior parte dei passeggeri non se ne sia nemmeno accorta, sono stati sottoposti al controllo della temperatura attraverso telecamere termiche di ultima generazione.

Nove utenti di Jetcost.it su dieci si sono detti soddisfatti delle informazioni in merito al coronavirus negli aeroporti italiani, nonché dell’igiene e della pulizia in generale (82%) e soprattutto dei servizi igienici (77%). 

La lamentela principale è stata la temporanea chiusura delle Vip Lounge di cui non hanno potuto usufruire nei loro viaggi di ritorno.

Per quanto riguarda il volo, una grande maggioranza (l’84%) lo ha valutato positivamente per diversi fattori, ecco i principali:

– Tutti i passeggeri e il personale di bordo hanno indossato le  mascherine per tutta la durata del volo (87%).
– Non c’è stato alcun servizio a bordo. (82%).
– La distanza di sicurezza è stata mantenuta nelle code d’imbarco e nell’accesso all’aeromobile (68%).
Tuttavia, alcuni hanno notato certi aspetti negativi, come:
– I passeggeri non hanno aspettato al loro posto quando l’aereo era già atterrato per lo sbarco (71%).
– Passeggeri che si sono tolti la mascherina per mangiare quello che avevano portato da casa (63%).
Infine, l’82% ritiene che il cibo sull’aereo debba essere assolutamente vietato.

Alloggi
I cambiamenti principali in vacanza i turisti li hanno riscontrati negli hotel. La stragrande maggioranza (77%) stima che quest’anno le condizioni di alloggio siano state migliori rispetto agli anni precedenti. Ancora una volta i punti salienti sono stati identificati nella pulizia e nelle misure di disinfezione, sia per gli erogatori di gel disinfettante e soluzioni di acqua e alcol sempre a disposizione sia nell’attenzione maggiore da parte del personale addetto alla pulizia e alla sanificazione degli ambienti.

Le lamentele più frequenti hanno riguardato la soppressione e la chiusura di alcuni servizi come piscine e spa, palestre, o il fatto che diversi hotel non abbiano fornito servizi. Piccola curiosità: due intervistati su dieci si sono lamentati di aver dovuto aspettare troppo a lungo l’ascensore, anche se hanno capito che doveva essere usato individualmente o solo con i congiunti.

Per quanto riguarda i ristoranti dell’hotel, una grande maggioranza (74%) ha sofferto la mancanza dei buffet. E a seconda dell’hotel in cui si è soggiornato, alcuni sono stati più felici di altri per questa novità.  Negli hotel in cui è stato mantenuto il buffet, sono state attuate nuove misure di sicurezza, queste le principali che sono state notate e gradite:
– Gli ospiti dovevano sempre indossare la mascherina, tranne quando si sedevano a tavola per mangiare.
– Gli ospiti sono stati serviti con i guanti.
– Le porzioni erano già preparate ed erano individuali.
– C’erano dei pannelli protettivi davanti ai piatti.
– I camerieri servivano i piatti con guanti e mascherine, no al fai da te.

Le lamentele maggiori ci sono state per gli alberghi dove il buffet è stato sostituito da un menù alla carta; gli utenti in molti casi hanno detto che la varietà dei piatti era scarsa e hanno dovuto scegliere ogni giorno tra le stesse portate. Infine, a seconda dell’età del turista, la tecnologia imposta per certe funzioni è piaciuta o meno… Ad esempio, i menu dei ristoranti con codice QR da leggere direttamente sui proprio dispositivi mobili è piaciuta ai ragazzi, mentre i più grandi hanno ammesso di preferire il sistema tradizionale, un classico menu da disinfettare ogni volta con il gel sanificante prima e dopo il singolo utilizzo.

Spiagge ed escursioni
Le ultime domande relative al tempo libero hanno dato risultati piuttosto favorevoli, solo alcuni negativi. L’83% ha valutato che le condizioni di sicurezza e di igiene sulle spiagge italiane e all’aria aperta fossero molto buone, soprattutto sulle spiagge dove la distanza di sicurezza è stata mantenuta tra gli ombrelloni, con spazi ben delimitati e rispetto delle regole da parte dei vacanzieri che si attenevano alle norme quando andavano a stendere l’asciugamano sulla sabbia.

Anche nelle passeggiate, escursioni e visite all’aperto i gruppi sono stati ridotti e l’uso di mascherine e l’igiene generalizzata sono stati ben valutati dal 78%. Nota dolente per il 70% dei turisti il non aver potuto fare le escursioni che avrebbe voluto.